«Quando aprendo la porta ho visto com’era ridotto l’appartamento, c’è mancato poco che mi venisse un infarto: ho lanciato un urlo e mio marito, che era al piano di sotto, ha pensato che mi fossi sentita male». Le parole di Rosa Mariotti di Malonno - per la terza volta vittima di un furto - sono emblematiche per comprendere come dietro la microcriminalità si nascondano grandi traumi umani che la statistica non può svelare. I raid in abitazione sono in flessione, ma chi li subisce si sente violato nella sua intimità familiare. Per questo Rosa ha voluto raccontare la sua esperienza. Venerdì con il marito è uscita dall’abitazione al civico 51 di via Torre a Lava, per andare a cena da un figlio che abita a qualche centinaio di metri di distanza. I due coniugi hanno fatto ritorno verso le 22 e mentre il marito si è soffermato a sistemava alcune cose nell’autorimessa, la moglie è salita al piano superiore trovando l’alloggio completamente a soqquadro. Una porta sfondata, il contenuto di numerosi cassetti rovesciato a terra, insieme a vestiti, soprammobili e altri oggetti: questo il desolante scenario che si è presentato ai suoi occhi. L’incursione ha fruttato un discreto bottino: oltre al denaro trovato in uno stipetto i malviventi se ne sono andati con dei gioielli in oro e diamanti che Rosa custodiva gelosamente in un armadio. DA UNA PRIMA stima il bottino ammonta a più di 5 mila euro. Dal giardino i soliti ignoti, che probabilmente erano a conoscenza del fatto che in casa in quel frangente non c’era nessuno e perciò potevano agire indisturbati, sono penetrati facilmente nei locali scavalcando un muretto, salendo su un terrazzo e forzando un infisso. Ovviamente è stata presentata una denuncia e i carabinieri hanno effettuato un sopralluogo alla ricerca di eventuali impronte digitali. «Vogliamo mettere in guardia soprattutto le molte persone anziane, che troppo spesso finiscono nel mirino di truffatori e ladri. Quando purtroppo incappate in una situazione del genere, avvisate subito le forze dell’ordine. Non nascondete la testa sotto la sabbia pensando che è inutile denunciare perché i farabutti la passano sempre liscia. E poi diamoci una mano tra vicini- conclude Rosa - : quando vediamo aggirarsi delle persone sospette e magari siamo a conoscenza che il nostro dirimpettaio è assente, fare una telefonata al 112 non costa davvero nulla». • © RIPRODUZIONE RISERVATA