Tomba profanata
nella notte «Giallo»
al cimitero di Gavardo

di Mario Pari
Il cimitero di Gavardo è stato riaperto nella tarda mattinata di ieri dopo gli accertamenti e i lavori  La tomba profanata è stata notata  poco dopo l’apertura del cimiteroLa copertura in plastica collocata sulla tomba SERVIZIO FOTOLIVE
Il cimitero di Gavardo è stato riaperto nella tarda mattinata di ieri dopo gli accertamenti e i lavori La tomba profanata è stata notata poco dopo l’apertura del cimiteroLa copertura in plastica collocata sulla tomba SERVIZIO FOTOLIVE
Il cimitero di Gavardo è stato riaperto nella tarda mattinata di ieri dopo gli accertamenti e i lavori  La tomba profanata è stata notata  poco dopo l’apertura del cimiteroLa copertura in plastica collocata sulla tomba SERVIZIO FOTOLIVE
Il cimitero di Gavardo è stato riaperto nella tarda mattinata di ieri dopo gli accertamenti e i lavori La tomba profanata è stata notata poco dopo l’apertura del cimiteroLa copertura in plastica collocata sulla tomba SERVIZIO FOTOLIVE

Gavardo è sotto shock. Nella notte è stata profanata una tomba. La copertura del loculo è stata frantumata, il cemento e il feretro squarciati e i resti estratti dalla bara. Le spoglie appartengono a F.P. una persona morta per cause naturali nel 2001. Il movente resta per ora un mistero, anche se il raid nel cimitero ha riportato alla mente un altro inquietante giallo rimasto senza risposte. Nel gennaio del 1993 il fratello di F.P. si era ucciso nei boschi lungo la Gavardina vicino al Chiese. Nei giorni precedenti al suicidio era stato ascoltato dagli inquirenti in relazione a un duplice omicidio di padre e figlio avvenuto alla vigilia di Natale a Carzago di Calvagese. Al momento - bene precisarlo - non ci sono nessi tra le due vicende. Erano le otto di ieri, poco dopo l’apertura, quando si è sentito l’urlo. Poche le persone presenti, in quel momento, nel cimitero. Sono accorse dove si trovava la donna sconvolta da ciò che aveva di fronte. C’era una lapide fatta a pezzi, allo stesso modo del muretto interno al loculo. Ma la violenza si era abbattuta anche sulla bara. Il custode è stato immediatamente avvisato e poco dopo sono arrivati i carabinieri per le indagini, e la polizia locale per fare in modo che la situazione rimanesse sotto controllo da ogni punto di vista. LA ZONA È STATA subito delimitata facendo in modo che non ci si potesse avvicinare. Sul posto è arrivata anche la scientifica dei carabinieri per raccogliere ogni reperto possibile. Il primo problema è stato però quello di capire chi fosse sepolto in quel loculo. Per questo, dal momento che la lapide era in frantumi, è stato necessario il ricorso alle planimetrie del cimitero. Si è quindi scoperto che la tomba profanata era quella di F.P., morto nel 2001. Sin dai primi accertamenti sono stati esclusi riti satanici. E non ci sono altre sepolture profanate. Chi ha devastato la tomba di F.P., persona dalla vita irreprensibile, con ogni probabilità ha scavalcato il muro di cinta o il cancello durante la notte. Come sempre in questi casi gli investigatori cercheranno immagini prese dai sistemi di videosorveglianza della zona. Al di là delle indagini, però, la vicenda ha scosso non poco la comunità di Gavardo. Fino alle 11.30 del mattino si sono svolti gli accertamenti dei carabinieri e si è lavorato per collocare una copertura in plastica sul loculo. Poi è stato riaperto il cimitero. La salma è stata portata all’ospedale di Gavardo per accertamenti relativi all’integrità. Il sindaco di Gavardo, Davide Comaglio, parlando di quanto accaduto all’interno del cimitero, commenta: «Una cosa che provoca una sconcertante tristezza, il cimitero è un luogo di preghiera». Nelle conversazioni di ieri però ha trovato spazio anche il ricordo della tragedia del fratello di F.P. poco più di un quarto di secolo fa. Morì, secondo la ricostruzione investigativa dell’epoca, togliendosi la vita. Una morte che però fece seguito a quelle avvenute nei giorni precedenti, di due amici, padre e figlio, che dalle cronache dell’epoca risultavano amici del familiare di F.P. Una vicenda lontana nel tempo e lontana da F.P., ma di cui ieri non si è potuto non parlare, in presenza di un dolore antico e di uno nuovo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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