Spacciava
droga a 15 anni,
scatta l’arresto

di Claudia Venturelli
Il 15enne spacciava hashish agli amici e ai compagni di scuola
Il 15enne spacciava hashish agli amici e ai compagni di scuola
Il 15enne spacciava hashish agli amici e ai compagni di scuola
Il 15enne spacciava hashish agli amici e ai compagni di scuola

Vendeva materia prima per gli spinelli ai coetanei. Dalle aule della scuola superiore ai luoghi di aggregazione dei giovani come pub e parchetti, il suo giro di clienti - tutti minorenni e consumatori abituali di hashish e marijuana - si era progressivamente allargato. MA PROPRIO il successo dell’attività illegale ha tradito il baby pusher finito sotto la lente dei carabinieri di Darfo. Dopo una breve indagine scandita da pedinamenti e «intercettazioni» dei messaggi social, i militari hanno bloccato il 15enne mentre stava cedendo delle dosi di stupefacenti. Sulla scorta del resoconto dei carabinieri, il giudice, pur ravvisando una «grave condotta» di spaccio sistematico, gli ha concesso gli arresti domiciliari ma con il permesso di poter uscire di casa per recarsi a scuola. Il 15enne era monitorato da qualche settimana e i carabinieri attendevano il momento giusto per poter intervenire. Momento giusto che è arrivato quando una pattuglia della stazione di Darfo, supportata dai colleghi della Compagnia di Breno, ha notato dei movimenti sospetti tra un gruppo di adolescenti riuniti in centro. Ad attirare l’attenzione dei militari è stato il rapido passaggio di denaro da una mano all’altra di un paio di adolescenti. I CARABINIERI hanno immediatamente bloccato i due ragazzi: uno aveva in tasca dell'hashish, mentre il 15enne stringeva ancora in mano una banconota da 5 euro frutto della vendita della dose di droga. A quel punto è scattata la perquisizione dell’abitazione del ragazzo. Nella sua stanza, custodito in un cassetto, c’erano 15 grammi di hashish, un bilancino di precisione e un quadernetto con annotate tutte le vendite. Comprensibile lo stupore e l’angoscia dei genitori quando hanno scoperto che il figlio era un pusher. Il gip di Brescia ha quindi deciso la misura restrittiva nella casa dei genitori, autorizzando le uscite per andare a scuola. Le indagini dei carabinieri proseguono per appurare il fornitore del 15enne. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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