Sequestrò
l’amante, viene
oscurato sui social

di V.MOR.
La Cassazione ha inasprito le misure al 37enne «oscurato» dai social
La Cassazione ha inasprito le misure al 37enne «oscurato» dai social
La Cassazione ha inasprito le misure al 37enne «oscurato» dai social
La Cassazione ha inasprito le misure al 37enne «oscurato» dai social

Aveva chiesto alla Cassazione di annullare il divieto di avvicinamento alla ex amante sequestrata e maltrattata, ma si è visto addirittura inasprire la misura. Al 37enne di Montichiari sarà oscurato dai social, nel senso che non potrà inviare messaggi whatsapp nè collegarsi alle pagine di Facebook, Instagram dei conoscenti della vittima. I giudici hanno ritenuto voluto mettere al riparo l’ex amante e la sua cerchia di amicizie dal rischio di molestie e stalking. Oltre alla condanna detentiva per lesioni personali e sequestro di persona, all’imprenditore era stato imposto il divieto di avvicinamento alla barista. I difensori del 37enne avevano impugnato la sentenza relativamente appunto alla pena accessoria. La Cassazione ha ritenuto però che esista il pericolo della reiterazione del reato ed ha allargato il perimetro della misura. La vicenda del resto ha dei contorni che oltrepassano il confine dello stalking. L’amante stanca dei soprusi del 37enne aveva minacciato di svelare la relazione alla moglie dell’imprenditore. Terrorizzato dall’idea che la coniuge scoprisse il tradimento, con l’aiuto di un complice il 37enne con l’aiuto di un complice aveva sequestrato e picchiato l’amante per rapinarla dello smartphone dove erano contenute le prove della tresca. La vittima aveva taciuto sull’episodio avvenuto alla vigilia di Natale del 2018 fino a quando non aveva appreso di essere stata denunciata dalla moglie dell’imprenditore per molestie telefoniche. A quel punto ha raccontato tutto alla Polizia locale. Il 37enne era stato arrestato. Poi il processo con la condanna e la pena accessoria del divieto di avvicinamento alla vittima del sequestro. Una misura di prevenzione estesa ai social dalla Cassazione. L’imprenditore non potrà contattare la 29enne tramite smartphone, messaggi whatsapp o collegarsi alla sua pagina Facebook. Una forma di tutela allargata a parenti e amici della barista. Appare congruo, si legge nella sentenza «il provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, nonché il divieto di comunicare con la stessa con qualsivoglia strumento o mezzo anche telefonico o informatico». A mettere in risalto la condanna è l’atteggiamento minaccioso da parte del 37enne, il quale nella serata del 31 dicembre si era presentato sotto l’abitazione dell’amante diffidandola, con atteggiamento intimidatorio, dal presentare denuncia. Un comportamento, però, che non ha avuto gli effetti sperati. Almeno per il 37enne.

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