Vittime di femminicidio, sfregiata la stele

di Alessandro Romele
Una delle 160 scarpette di vernice rossa installate a Sale Marasino
Una delle 160 scarpette di vernice rossa installate a Sale Marasino
Una delle 160 scarpette di vernice rossa installate a Sale Marasino
Una delle 160 scarpette di vernice rossa installate a Sale Marasino

Lo hanno rifatto. L’ennesimo raid vandalico ai danni della performance artistica contro la violenza sulle donne, la dice lunga su quanto sia lunga e tortuosa la strada che porta a una società migliore. COME NEGLI ULTIMI due anni qualcuno ha compiuto una razzia tra le 160 scarpette rosse dell’installazione «Cammina con le donne». Il progetto è curato a Sale Marasino da Marinella Salghetti ed Elisa Caldinelli. Le scarpe di vernice rossa sono state posizionate sui dei cubi in marmo costeggiano la pista ciclopedonale che collega il paese con Marone. La performance viene proposta per il terzo anno consecutivo: e anche stavolta qualcuno ha voluto rubare un paio di calzature. Visto il valore irrisorio della refurtiva, il furto ha voluto essere uno sfregio ai valori incarnati dall’installazione dedicata alla memoria di tutte le vittime di femminicidio. In particolare, la «stele» presa di mira dai vandali stavolta è quella di Immacolata Villani, uccisa con un colpo di pistola dall’ex marito, nel marzo del 2018, in provincia di Napoli. «NON RIUSCIAMO a dare una spiegazione logica a questa profanazione - ammette Elisa Caldinelli -. Si è oltraggiata la memoria di una persona morta ammazzata senza un perché. Tutti sanno che la passeggiata rossa è in memoria delle vittime di femminicidio. Eppure, probabilmente, a qualcuno da fastidio l’impegno contro la piaga della violenza sulle donne. Certo, il furto non intacca la performance formata da 160 paia di scarpe che abbiamo pazientemente posizionato d incollato sul marmo: ma è il gesto che conta. E questo è davvero un gesto vile». UNA SITUAZIONE che comunque, non vanifica il lavoro delle due amiche. «Reperire e preparare le calzature per l'allestimento non è semplice – ammette Marinella Salghetti - quelle nuove vanno prima forate manualmente in più punti per permettere il deflusso dell'acqua piovana, mentre quelle utilizzate in passato necessitano di una pulizia completa dal silicone e dallo smalto vecchio, per poi adeguarle alle altre. Le verniciamo anche internamente per dissuadere l'uso umano, ma purtroppo evidentemente non basta». «Immacolata Villani riavrà presto le sue scarpette - è stato annunciato sulla pagina facebook Camminando con le donne – chi ha compiuto questo atto, purtroppo, non ha capito nulla». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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