Una discarica abusiva sotto l’erba per gli ovini Al via il processo per due

di PA.CI.
Dopo l’udienza di ieri il processo è stato aggiornato al 14 febbraio
Dopo l’udienza di ieri il processo è stato aggiornato al 14 febbraio
Dopo l’udienza di ieri il processo è stato aggiornato al 14 febbraio
Dopo l’udienza di ieri il processo è stato aggiornato al 14 febbraio

L’accusa nei loro confronti è quella di avere realizzato una discarica abusiva all’interno del campo che avevano preso in affitto per far crescere i loro ovini nella frazione di Cascina Movico, a Capriano del Colle. Sotto terra per la procura di Brescia nel 2017 avrebbero sotterrato circa 450 metri cubi di rifiuti pericolosi, dagli pneumatici a prodotti sanitari ad uso animale fino a una carcassa di una pecora. LA FALDA ACQUIFERA, così dicono le analisi fatte dall’Arpa in primavera, non sarebbe stata intaccata, ma i due soci, Davide Garavelli e Filippo Spazzini, che nel 2015 avevano dato vita alla Ovinmilk, la società che ha preso in affitto dalla Stabiumi il terreno, sono ora a processo per quella spazzatura pericolosa trovata dagli inquirenti dopo la presentazione di un esposto da parte del proprietario del fondo. Il titolare del campo, zio di uno dei due ex soci (da un paio di anni uno ha lasciato la società) nell’estate del 2017 aveva visto dei camion allontanarsi dal terreno carichi di terra. Movimenti sospetti che lo aveva portato a contattare prima la polizia Locale e poi la procura dove aveva depositato un esposto corredato da foto. Così era partita l’indagine che ha portato alla scoperta della discarica nel campo già balzato agli «onori» della cronaca nel 2015 quando un incendio (per questa vicenda sono a processo gli allora titolari, sono altri nipoti del proprietario della società di allevamento di bovini che utilizzavano il fondo) aveva portato a scoprire altri rifiuti costringendo la procura a mettere i sigilli per alcuni mesi. Il dissequestro era poi scattato solo dopo la bonifica che per i due imputati non sarebbe mai avvenuta. Per Garavelli e Spazzini infatti i rifiuti ritrovati sarebbero attribuibili alla precedente gestione. Il processo che si sta celebrando davanti alla prima sezione penale del tribunale di Brescia dopo l’udienza di ieri è stato aggiornato al prossimo 14 febbraio quando sarà sentito uno degli autotrasportatori dei camion «sospetti» e la madre di uno degli imputati, la sorella del proprietario del fondo.

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