Un malore uccide
il curato in sella
alla sua bici

di Simona Duci
Don Ettore Piceni accanto alla sua inseparabile mountain bike
Don Ettore Piceni accanto alla sua inseparabile mountain bike
Don Ettore Piceni accanto alla sua inseparabile mountain bike
Don Ettore Piceni accanto alla sua inseparabile mountain bike

La comunità di Lodetto è sotto shock. Ieri mattina l’amato curato don Ettore Piceni è stato ucciso da un malore mentre era impegnato nella quotidiana pedalata in sella alla sua inseparabile mountain bike. La tragedia si è consumata in via Roma a Iseo, davanti allo sguardo disperato degli amici del sacerdote. Con ogni probabilità il decesso è stato causato da un infarto. Un dramma incomprensibile considerato che il sacerdote 53enne era in ottima salute anche grazie all’attività sportiva che svolgeva da sempre. Tutto è accaduto nel giro di una manciata di minuti davanti al Glamour cafe dove don Ettore si era fermato per una sosta. I soccorritori della Croce rossa di Iseo hanno tentato di rianimare il curato. Ma tutto è stato inutile. Il lutto ha sconvolto la comunità della frazione di Rovato dove il sacerdote era diventato un punto di riferimento per i giovani. Pochi giorni fa era tornato da Roma: con il suo gruppo di ragazzi era stato in piazza San Pietro. La comitiva aveva ricevuto il saluto personale del Papa. Don Ettore Piceni era stato ordinato sacerdote il 13 giugno del 1998. Aveva rivestito l’incarico di parroco a Verolavecchia fino al 2002 e poi ha trascorso 10 anni a Palosco, prima di trasferirsi nel 2013 al Lodetto. Don Ettore aveva ripopolato il centro giovanile a furia di feste, giochi, grest e attività sportive. Un sacerdote di azione, ma anche di pensiero: le sue riflessioni sui valori della solidarietà, dell’accoglienza e dell’aiuto al prossimo sapevano toccare le corde dell’animo dei giovani. «A Lodetto non abbiamo locali della movida o luoghi di divertimento effimeri, ma abbiamo persone speciali con cui condividere in modo costruttivo il nostro tempo libero», ripeteva ai giovani attratti dalla tentazione di sciamare verso discoteche e pub. La vocazione lo aveva spinto a rinunciare a diventare un professionista del ciclismo. Continuava però a divertirsi e a macinare chilometri sulla bici anche se una brutta caduta lo aveva tenuto a lungo lontano dalla sella. La veglia funebre officiata da monsignor Gaetano Fontana, vicario generale della diocesi, è fissata per stasera alle 20 nella parrocchiale di Lodetto. I funerali celebrati dal vescovo Pierantonio Tremolada, si svolgeranno invece domani alle 15 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Rovato. Don Ettore - che verrà sepolto al cimitero di Milzanello -. Lascia la mamma Noemi, i fratelli Tarcisio e Michele e le sorelle Lucia, Elisabetta, Evelina ed Ersilia.

Suggerimenti