Tuffo fatale, mamma muore davanti ai figli

di Giancarlo Chiari
Sul posto è arrivata anche l’eliambulanza, ma era ormai già tardiLa roggia Fusia: il corpo è stato trascinato da Capriolo a Palazzolo
Sul posto è arrivata anche l’eliambulanza, ma era ormai già tardiLa roggia Fusia: il corpo è stato trascinato da Capriolo a Palazzolo
Sul posto è arrivata anche l’eliambulanza, ma era ormai già tardiLa roggia Fusia: il corpo è stato trascinato da Capriolo a Palazzolo
Sul posto è arrivata anche l’eliambulanza, ma era ormai già tardiLa roggia Fusia: il corpo è stato trascinato da Capriolo a Palazzolo

Tragedia nella roggia Fusia a Capriolo: il corpo senza vita di Sara Picotti, 46 anni, mamma di tre figli, è stato recuperato dopo un bagno fatale. Lascia nel dolore, colpiti da un trauma devastante, il marito Renato Ramera, i due gemelli di 10 anni e il figlio maggiore di 14 anni, che erano con lei al momento di quel tuffo in acqua, dal quale non ha più fatto ritorno, forse a causa dell’idrocuzione o di una con gestione. Era operaia della Ber.Pa di Capriolo, paese dove risiedeva con tutta la famiglia. DOPO LE 15, con marito e figli aveva raggiunto Ripa del bosco, località lungo la Fusia dove la maggior parte dei capriolesi va a fare il bagno d’estate. L’acqua del canale garantiva un fresco gradevole in un pomeriggio che superava i 34 gradi. Entrata per prima, forse per incoraggiare o proteggere i due gemelli, per un improvviso malore è sprofondata. Il compagno che stava con i figli non è riuscito a raggiungerla in tempo, perchè la corrente l’aveva già trascinata lontano. Fino a Palazzolo. Proprio qui il corpo esanime sull’acqua è stato notato dal 52enne Aurel Baciu, operaio che prendeva il sole lungo la Fusia: «Ero con mia moglie quando ho visto la donna trascinata dalla corrente con il volto in acqua e le braccia aperte. L’ho raggiunta e l’ho girata: l’ho tenuta a galla fino alla spiaggetta della Sgraffigna, e con l’aiuto di altri bagnanti l’abbiamo portata a riva. Mentre mia moglie con il telefonino chiamava i soccorsi, abbiamo provato a rianimarla, ma senza risultato». SONO ARRIVATI ambulanza, auto medica, eliambulanza, vigili del fuoco, carabinieri circondati dalla gente del quartiere. Il compagno, arrivato sul posto dopo aver affidato i figli a dei conoscenti, li ha poi portati a casa dopo che l’eliambulanza si era alzata in volo. La salma, vigilata dai carabinieri, è stata trasportata all’obitorio di Brescia su disposizione del magistrato. Luigi Vezzoli, sindaco di Capriolo, ha poi raggiunto la casa della famiglia per esprimere con cordoglio e offrire il sostegno della comunità. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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