Travolta e ferita da un cinghiale in fuga

di Luciano Scarpetta
Il cinghiale che ha travolto la giovane escursionista stava con certezza scappando dai cacciatoriSul Pizzoccolo è dovuto intervenire l’elicottero del soccorso Areu
Il cinghiale che ha travolto la giovane escursionista stava con certezza scappando dai cacciatoriSul Pizzoccolo è dovuto intervenire l’elicottero del soccorso Areu
Il cinghiale che ha travolto la giovane escursionista stava con certezza scappando dai cacciatoriSul Pizzoccolo è dovuto intervenire l’elicottero del soccorso Areu
Il cinghiale che ha travolto la giovane escursionista stava con certezza scappando dai cacciatoriSul Pizzoccolo è dovuto intervenire l’elicottero del soccorso Areu

Più che un vero «attacco» è stato un incidente, come conferma la Polizia provinciale. Ma è il primo serio incidente tra cinghiali e umani nell’alto Garda, almeno a memoria di cronista: una escursionista di 25 anni è stata portata in ospedale in elicottero dopo l’incontro-scontro con un grosso esemplare di suide sul monte Pizzocolo, in territorio di Toscolano Maderno, lungo il sentiero che conduce al rifugio Spino. L’EPISODIO è avvenuto intorno alle 10.30 di ieri mattina in un punto oltre i mille metri di quota, tra la località Sant’Urbano e Le Prae, quando una ragazza di 25 anni di Gardone Riviera, mentre stava camminando con il fidanzato verso la vetta, è stata travolta dalla carica dell’animale apparso all’improvviso dalla boscaglia. Nell’impatto la giovane si è procurata una ferita lacero contusa alla gamba, causata probabilmente da una delle zanne dell’animale. Ma si può escludere, quasi con certezza, che sia stato un vero e proprio «attacco». Nella zona infatti era in corso una battuta di caccia con braccata, ovvero con decine di cani liberi seguiti da due squadre di cacciatori: il cinghiale stava certamente scappando, quando si è trovato i due escursionisti a ostruirgli il passaggio sul sentiero. Spaventato dagli spari e dal latrato dei cani, il cinghiale era alle spalle dei due fidanzati e nella corsa, da dietro, è passato in mezzo alle gambe della ragazza, graffiandole profondamente l’interno di una coscia prima di farla inevitabilmente cadere. Cinghiale assolto, o almeno meritevole delle attenuanti generiche: non stava attaccando, stava scappando. LO CERTIFICA anche la Polizia provinciale, che in un comunicato stampa sul fatto spiega: «In zona erano operative delle battute di caccia in braccata al cinghiale regolarmente segnalate. L'animale, verosimilmente impaurito, nel proseguire la fuga ha travolto la giovane escursionista che è rovinata a terra riportando alcune lesioni. In considerazione della zona impervia anche a causa del manto nevoso, non raggiungibile se non a piedi, è intervenuto l'elisoccorso. La giovane ha raggiunto quindi l'Ospedale di Gavardo a bordo di un'autoambulanza ed è stata sottoposta alle cure del caso in codice verde. Sul posto oltre ai carabinieri della Stazione di Toscolano Maderno, in stretto coordinamento con la compagnia di Salò, anche un equipaggio della Polizia provinciale e il Comandante del Corpo per la raccolta delle informazioni necessarie». SULL’EPISODIO interviene anche la Lac, Lega per l’abolizione della caccia, che oltre a contestare l’efficacia scientifica della caccia come metodo di contenimento dei cinghiali, contesta anche la pericolosità per gli umani delle braccate in aree frequentate, come questa, da non pochi escursionisti: «I cinghiali non sono animali aggressivi né pericolosi. Il cinghiale, anzi, ha paura dell’uomo e fugge. Se messo alle strette, tende ad assumere atteggiamenti difensivi, senza però assalire. È un animale che non deve essere temuto». La Lac coglie l’occasione per chiedere inoltre: «Perché, nonostante ogni anno, per risolvere questa “emergenza” si invochino e si attuino battute di caccia mettendo veramente a rischio la popolazione, i cinghiali continuano ad aumentare?». •

Suggerimenti