Sassabanek prenota un tuffo nella ripresa

Sassabanek: per lido e campeggio si prevede una ripresa a luglio
Sassabanek: per lido e campeggio si prevede una ripresa a luglio
Sassabanek: per lido e campeggio si prevede una ripresa a luglio
Sassabanek: per lido e campeggio si prevede una ripresa a luglio

Alessandro Romele L’emergenza è ben lontana dalla fine, ma il pensiero di tutti volge al futuro, alle vacanze estive ai tempi del Coronavirus. Gli italiani sono in attesa di capire come e se potranno andare al mare e nelle località balneari preferite, ed ovviamente chi gestisce le strutture rimane al palo: così è anche per la «Società sviluppo turistico lago d’Iseo», che detiene la quota di maggioranza di Sassabanek a Iseo. Due sono i settori in cui Sassabanek si divide e nei quali propone ai clienti i propri servizi: il lido e il campeggio. «Per quanto riguarda le strutture nel loro insieme - spiega Flavio Gnecchi, amministratore unico della società - siamo in attesa di sapere quale sarà il nostro futuro. Non abbiamo ancora le idee chiare, tantomeno abbiamo avuto indicazioni. In questa fase è prematuro, e di ipotesi, talune anche bizzarre, se ne sono fatte a decine». COME SARÀ POSSIBILE aprire al pubblico una struttura come il lido, che conta tre piscine, l’accesso al lago, campi di tennis, depositi per pedalò e surf, bar e ristorante? «Ancora non lo sappiamo - risponde Gnecchi – ma sarà davvero difficile. La possibilità è quella di aprire a luglio: ovviamente, prevediamo un forte calo delle presenze e i numeri non saranno certamente quelli degli anni scorsi. A giugno, solitamente, stacchiamo 6 mila biglietti, senza contare gli abbonamenti. Ci sono poi i Grest e gli studenti che proprio ad inizio mese terminano le scuole». Giugno perso, ma anche il resto della stagione è compromesso: «In una stagione contiamo solitamente oltre 50 mila ingressi, facile immaginare la perdita economica che avremo stavolta». Ci sono i costi fissi da coprire comunque, la manutenzione del verde e delle piscine, i dipendenti che sono tre a tempo pieno più uno part time da retribuire. oltre agli stagionali, come i bagnini, gli animatori, che per forza di cose vedranno, se sarà possibile aprire, ridotto il loro compenso e le ore lavorate». STESSA SITUAZIONE la si avrà al campeggio: «In un anno normale - conferma Gnecchi - l’apertura è fissata ad aprile, con i primi clienti che arrivano per passare le vacanze pasquali, la Pentecoste, i ponti. Si parla soprattutto di clienti stranieri, olandesi e belgi. Ora il Camping, 270 piazzole più le casette, con la possibilità di ospitare in tutto circa mille persone, è ovviamente vuoto. Ci troviamo a fare i conti con l’azzeramento delle prenotazioni da qui a settembre. Se tutto dovesse andare bene, nel migliore dei casi, l’area campeggio sarebbe riempita di un terzo dell’usuale». Insomma, non ha ancora preso il via, ma la stagione turistica parte con un forte handicap. Tutto questo, in attesa che il Governo precisi meglio le indicazioni necessarie alla ripartenza. •

Suggerimenti