Rogo alla Feltri, un colpo al cuore di Marone

di Paolo Cittadini
L’imponente muro di fuoco che ha impegnato per ore i Vigili del Fuoco L’incendio è divampato nel magazzino dei filati
L’imponente muro di fuoco che ha impegnato per ore i Vigili del Fuoco L’incendio è divampato nel magazzino dei filati
L’imponente muro di fuoco che ha impegnato per ore i Vigili del Fuoco L’incendio è divampato nel magazzino dei filati
L’imponente muro di fuoco che ha impegnato per ore i Vigili del Fuoco L’incendio è divampato nel magazzino dei filati

I Vigili del fuoco e la Protezione civile per tutto il giorno hanno lavorato all’interno della Feltri di Marone per avere la meglio sugli ultimi focolai dello spaventoso incendio divampato venerdì sera intorno alle 22 e che ha reso inagibile l’impianto produttivo dell’azienda di tessuti fondata nel 1933. Il grosso delle fiamme era stato soffocato già nel corso della notte e ieri i Vigili del fuoco hanno effettuato alcuni carotaggi nell’area investita dalle fiamme e iniettato una sostanza schiumogena per impedire che il rogo possa ravvivarsi. Se l’emergenza incendio è passata, non si può dire lo stesso per il rischio che parte della struttura muraria dello stabilimento possa crollare. LE FIAMME hanno profondamente lesionato la facciata esterna del magazzino. Si tratta della parte dell’edificio che si affaccia sulla vicina linea ferroviaria. La circolazione dei treni è stata sospesa fin da venerdì sera, ma ieri pomeriggio il sindaco Alessio Rinaldi ha emesso una ordinanza che blocca il passaggio dei treni nel tratto di Marone della Brescia-Iseo-Edolo. «Ho sentito il parere dei tecnici dei Vigili del Fuoco - spiega - Il rischio crolli esiste e le vibrazioni dovute al passaggio dei convogli potrebbe rendere più concreta la possibilità». Fino alla messa in sicurezza lo stabilimento resterà chiuso. «Non ci sono ora le condizioni per fare entrare i lavoratori nell’impianto - osserva -. La speranza dei titolari è che una linea di produzione possa ripartire. Per il momento però questo non è possibile». Scongiurato al momento il rischio di un disastro ambientale. «A LAGO problemi non ci sono e lo stesso vale anche per il torrente Opolo - ricorda Rinaldi - Anche la qualità dell’aria è migliorata con il passare delle ore come è stato certificato anche dal personale dell’Arpa quindi non è più necessario che i residenti tengano le finestre chiuse per evitare di fare entrare in casa il fortissimo tanfo di bruciato». Molti dei Comuni limitrofi hanno tuttavia deciso di non revocare a titolo precauzionale il pacchetto di misure anti-inquinamento. Ancora da chiarire le cause del rogo. Di certo c’è che le fiamme sono divampate all’interno del magazzino in cui erano stoccati filati e prodotti semilavorati. NEL GIRO di pochi minuti il fuoco ha divorato il tetto e aggredito anche un vicino reparto produttivo dove la proprietà aveva installato alcuni nuovi macchinari. «È davvero un dramma - sottolinea il sindaco - Siamo 3mila abitanti e la Feltri tra dipendenti e indotto dava lavoro ad almeno 300 persone. Questo incendio è un duro colpo». •

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