Recuperato il cadavere
nel lago si cerca la
«chiave» del mistero

di Simona Duci
L’aggancio dell’auto inabissata: ieri sera alle 21.10 il recuperoIl vasto spiegamento di mezzi per il recupero dal fondo del lago
L’aggancio dell’auto inabissata: ieri sera alle 21.10 il recuperoIl vasto spiegamento di mezzi per il recupero dal fondo del lago
L’aggancio dell’auto inabissata: ieri sera alle 21.10 il recuperoIl vasto spiegamento di mezzi per il recupero dal fondo del lago
L’aggancio dell’auto inabissata: ieri sera alle 21.10 il recuperoIl vasto spiegamento di mezzi per il recupero dal fondo del lago

C’è voluta un’intera giornata di duro lavoro, dal mattino fino alla notte, per recuperare dalle profondità del lago d’Iseo l’auto inabissata con a bordo il cadavere di un 61enne bergamasco, Rosario Tilotta, la cui scomparsa era stata denunciata nel 2004. Ieri sera alle 21.10, dopo 15 anni, la vecchia Ford Fiesta e quel povero corpo sono stati riportati in superficie. L’INTERVENTO svolto in riva al Sebino, tra Tavernola Bergamasca e Portirone, ha avuto inizio alle 7 di mattina. Come punto d’appoggio in acqua è stato fondamentale il pontone della ditta specializzata di Angelo Ziliani, che con le sue attrezzature ha raggiunto il punto e agganciato il mezzo per il recupero. Nel frattempo, durante le ore di preparazione, il reparto speciale della Marina Militare ha messo in acqua i robot per scandagliare i fondali e mandato due palombari a imbragare il mezzo. Grande spiegamento di mezzi e personale, con un centinaio di persone tra militari, forze dell'ordine, Croce rossa, Volontari del sebino e Guardia costiera ausiliaria, per fare luce su un giallo tutto da svelare. IL COMANDANTE dei carabinieri di Bergamo, Paolo Storoni, è determinato a scoprire la verità: «In questi giorni la moglie del proprietario dell’auto, Rosario Tilotta, ci ha contattati al comando di Bergamo. Nella settimana prossima, con il suo arrivo in Italia, procederemo con l'interrogatorio». La moglie Elva Kurti, che ora vive all’estero con i figli, era andata via dall'Italia nel 2007 e non ha mai percepito la pensione di reversibilità. Ma che cosa è successo a Tilotta? Come è finito per 15 anni sul fondo del lago? Una verità che per ora rimane ancora celata. Il pm Giancarlo Mancusi ha nominato l’anatomopatologo Cristina Cattaneo, una luminare della medicina legale che ha curato anche il caso di Yara. A Tavernola è arrivata anche il medico legale Debora Mazzarelli, che prenderà in consegna il cadavere per portarlo a Milano evitando che, con la brusca variazione di bioclima, si alteri irreversibilmente rendendo ancor difficile la soluzione del giallo. •

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