Maltempo, risanamento al via

di C.REB.
Il sindaco Cristina Almici
Il sindaco Cristina Almici
Il sindaco Cristina Almici
Il sindaco Cristina Almici

Per far fronte ai danni provocati dalla doppia tromba d’aria che ha messo in ginocchio Bagnolo nei primi giorni di agosto, l’Amministrazione comunale ha dovuto attingere al «tesoretto» destinato alle manutenzioni ordinarie e alle risorse del fondo di riserva. L’iter procede su doppio binario: da una parte la verifica dettagliata dei danni subìti - che superano il milione di euro e la raccolta dei preventivi di costo degli interventi necessari; dall’altra la verifica delle coperture assicurative esistenti. A livello operativo, il primo obiettivo è quello del ripristino della sicurezza. La priorità è stata data agli edifici pubblici danneggiati - palazzetto dello sport e palestra di viale Europa, ma senza dimenticare i magazzini comunali -, al riposizionamento dei segnali stradali e pubblicitari divelti dal maltempo e alla risistemazione del verde, con la necessaria messa in sicurezza di piante e alberi su tutto il territorio. «La palestra delle scuole medie di viale Europa deve tornare rapidamente a disposizione degli alunni - conferma il sindaco Cristina Almici -, ma non meno urgente è la messa in sicurezza del palazzetto dello sport di via Lizzere». In questa fase l’attività sportiva è stata trasferita nelle palestre delle elementari, dell’oratorio, della media e, per quanto riguarda il pattinaggio artistico, in un capannone. «Ma il palasport è anche luogo di ammassamento per il piano di emergenza comunale - spiega il sindaco -, ed è quindi importante poterlo riavere al più presto a disposizione. Stessa cosa per i magazzini comunali, che ospitano i mezzi della Protezione civile. La nostra intenzione è quella di risolvere il più rapidamente possibile la problematica legata ai tetti degli immobili comunali e rimettere il tutto in sicurezza in tempi rapidi». Rimane poi da definire la questione relativa alle strutture di via Borgo. «In questo caso, però, vista l’entità dei danni ed i costi elevatissimi per un eventuale ripristino della tensostruttura, sarà necessario approfondire i tempi e i modi di intervento - sottolinea Cristina Almici -. Nel frattempo definiremo, entro settembre, una variante di bilancio per adeguarci alle nuove esigenze. Contiamo comunque di chiudere la fase di messa in sicurezza entro la fine dell’anno, o al massimo a gennaio». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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