Un polo scolastico come pochi in Italia, nuovo di zecca dopo un investimento da 8 milioni di euro, ma tante preoccupazioni per il cantiere ancora presente, anche adesso che suona la campanella del nuovo anno scolastico. A Chiari alcuni genitori hanno chiesto al Comune rassicurazioni sull’accesso alla elementari nel nuovo polo di via Lancini e Mellini. Un mega centro scolastico d’avanguardia che tuttavia, paradossalmente, preoccupa. PORTAVOCE dei genitori preoccupati, un gruppo spontaneo di famiglie, è Francesca Libretti, che ha promosso una petizione anche su Facebook dopo aver inviato richieste al Comune: «A giudicare dall’avanzamento lavori visibile dalla strada - fa notare - si fatica a credere che i minori entreranno in sicurezza nell’edificio, ma tant’è. Anche l’agorà dove si è svolto l’incontro con i genitori dei bambini di prima elementare era ancora incompiuta: un mezzo cantiere. Diversi genitori presenti si sono detti sconcertati per la situazione dei luoghi. Non a caso la cerimonia di inaugurazione, prevista per settembre, è rinviata a dicembre». DAL COMUNE ammettono che parte dei lavori deve ancora essere completata, ma non nelle zone dell’edificio in cui si svolgeranno le attività scolastiche dei bambini. Il punto è che la scuola, almeno da fuori, non ha l’aria di essere davvero pronta: « È verosimile pensare - che la scuola non sia terminata. E per “terminata” non intendiamo con l’erbetta cresciuta e le piante ben radicate: intendiamo finita strutturalmente». Da parte degli abitanti del Santellone, in particolare, c’è un motivo in più di insoddisfazione: «Mesi fa, per giustificare il fatto che avremmo dovuto lasciare la nostra scuola del Santellone, la “Varisco“, ci era stato detto che l’edifico non era a norma e, addirittura, inagibile. Adesso ci troviamo a trasferire i bambini in un cantiere aperto: non siamo contenti». Libretti accusa di non aver ricevuto risposte a raccomandate inviate al Comune per agibilità, collaudo e altre operazioni relative al fine lavori. Ma dagli uffici tecnici comunali la risposta è lapidaria: «Non c’è nulla che non sia stato previsto. I bambini riprenderanno la scuola senza alcun pericolo - garantiscono -. Certo, resistono alcune porzioni di cantiere, che tuttavia non interesseranno minimamente la vita scolastica dei bambini». •