La crisi edilizia ha beffato anche Piccinelli

di Massimiliano Magli
La città di Chiari: non ha ancora una via o una pizza per PiccinelliLa breccia di Porta Pia, evento a cui Piccinelli dedicò una ballataNino Piccinelli (1898-1984)
La città di Chiari: non ha ancora una via o una pizza per PiccinelliLa breccia di Porta Pia, evento a cui Piccinelli dedicò una ballataNino Piccinelli (1898-1984)
La città di Chiari: non ha ancora una via o una pizza per PiccinelliLa breccia di Porta Pia, evento a cui Piccinelli dedicò una ballataNino Piccinelli (1898-1984)
La città di Chiari: non ha ancora una via o una pizza per PiccinelliLa breccia di Porta Pia, evento a cui Piccinelli dedicò una ballataNino Piccinelli (1898-1984)

È arrivato e passato il 150esimo anniversario della breccia di Porta Pia, forse il momento culminante del Risorgimento, e sono passato anche i 50 anni della «Ballata» che il musicista di Chiari Nino Piccinelli dedicò a quello storico avvenimento. MA IL MOMENTO non arriva mai per chi da tempo vorrebbe dedicargli una via o una piazza. Il motivo? L’edilizia si è fermata e non ci sono a Chiari nuove vie o piazze da intitolargli. Ne era prevista una in un nuovo quartiere che doveva sorgere, che però non è mai stato costruito. Beffato insomma dalla crisi edilizia il ricordo del compositore clarense Nino Piccinelli (1898–1984). La figura del musicista ha trovato nel compaesano e storico locale Guerino Lorini un cantore, che lo ha fatto riscoprire a tutta Italia, Chiari compresa. Ma proprio a 50 anni di distanza di una delle sue composizioni più famose («La ballata di Porta Pia») che celebrava il primo centenario della breccia romana, Piccinelli, autore anche della mitica canzone di trincea «Ta pum, ta pum», resta beffardamente escluso dalla toponomastica. SETTE ANNI FA l’allora sindaco Sandro Mazzatorta accoglieva con favore la proposta dello storico Lorini di intitolare una via a Piccinelli. Lo faceva dopo quasi quindici anni di lavoro dello storico, che ha prodotto libri e mostre, recuperato foto e di informazioni sul musicista clarense. E la soglia sperata era quella del settembre 2020, cinquantesimo dell’opera su Porta Pia scritta con Sandro Svalduz mezzo secolo fa. «Il quartiere a lui intitolato purtroppo non è mai decollato a causa della crisi edilizia e così anche la strada da dedicare a questo genio», spiega Lorini con una punta di rassegnata amarezza. Un genio musicale che ha da tempo una strada intitolata a Roma (dove morì). Ma a Chiari il quartiere che doveva portare il suo nome, vicino al cimitero, resta solo sulla carta: ad oggi non ha avuto alcuna lottizzazione. Ma una consolazione Lorini ce l’ha: «Anche l’attuale Amministrazione ha seguito le mie ricerche sugli artisti clarensi dimenticati e ha dedicato il piazzale dell’ex cinema a Romeo Bosetti, grande autore del burlesque, apprezzato a Parigi, dove produsse film dedicati come Fantomas. Mori nel 1948». •

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