Il tragico volo di Rinaldi «Un uomo eccezionale ma il vento lo ha tradito»

di SIMONA DUCI
Giuseppe Rinaldi, la vittima della tragica caduta con il parapendio
Giuseppe Rinaldi, la vittima della tragica caduta con il parapendio
Giuseppe Rinaldi, la vittima della tragica caduta con il parapendio
Giuseppe Rinaldi, la vittima della tragica caduta con il parapendio

Una tragedia ad alta quota sopra il cielo di Sale Marasino, ha segnato di dolore l’assolata domenica sul Sebino. Tutta colpa di una «incontrollabile corrente termica»: è così che Giuseppe Rinaldi, classe 1971, ha perso la vita durante un volo con il suo parapendio. «La vela si è avvitata in un attimo, troppo improvvisamente - ha spiegato la famiglia affranta dal dolore -: non ha avuto il tempo di estrarre il paracadute di emergenza ed è stato trascinato sulle rocce sotto Punta Almana». Originario di Provaglio di Iseo, Rinaldi si era trasferito dopo il matrimonio a Bornato di Cazzago. Un uomo pieno di talenti, un estroverso, un artista, Giuseppe era tante cose: restauratore di mobili, intagliatore, modellatore di argilla e pittore. «Leggeva sempre, preferiva i libri alla tv – come ricordano gli amici –. Al primo posto sempre la famiglia, con Mara la moglie e i tre figli di 28, 22 e 16 anni. Era una persona solare, che portava allegria». Nella vita faceva il perito tecnico, impiegato da molti anni all’azienda Artsana, ma nel weekend si metteva l’imbragatura per andare a volteggiare tra le nuvole. Era un paraglider esperto, con alle spalle migliaia di voli, fatti un po’ ovunque come racconta il fratello Massimo «perché anche quando si viaggiava, che fosse l’Abruzzo, o la Spagna lui volava». ERA DA 5 ANNI che praticava questo sport, affiliato dell'associazione Parapendio Sebino i primi corsi li aveva fatti a Gardone Riviera. «Il volo ha sempre fatto parte di lui - racconta il fratello -: fin da ragazzino se ne stava sempre con gli occhi al cielo a guardare i deltaplani incantato. Un sognatore un’anima libera. Aveva scelto il parapendio perché, a differenza di altri sport, c’è tutta una parte di preparazione tecnica e l’essere guidato dai venti che lo faceva stare bene. Ma questa volta il vento l’ha tradito». L’ultimo saluto per Giuseppe è programmato per domani mattina alle 10.30 alla parrocchiale di Bornato.

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