Il flop della motonave ibrida nel mirino di Legambiente «Situazione paradossale»

di S.DUC.
La Predore si è rivelata un flop
La Predore si è rivelata un flop
La Predore si è rivelata un flop
La Predore si è rivelata un flop

Il lago di Iseo è al centro di una vicenda che rischia di diventare l’ennesimo episodio di opere gestite all'«italiana». A sollevare il caso è Legambiente basso Sebino guidata da Dario Balotta che ricorda come «a distanza di oltre due anni dalla sovvenzione regionale di 2,4 milioni alla Navigazione lago d’Iseo, per la mobilità sostenibile, non abbia ancora preso forma un progetto». TUTTO È INIZIATO nel 2016, quando Navigazione del lago d'Iseo ha appaltato l’incarico per dotare la sua flotta di una motonave, ibrida. Il bando è stato vinto da Zara Metalmeccanica di Dolo, unica azienda che ha formalizzato un’offerta. L’operazione prevedeva la cessione della Motonave Isola al prezzo di 38.420 euro a titolo di parziale corrispettivo dell’appalto. «L’obiettivo - spiega Balotta - era ridurre i consumi, i costi di gestione e le consistenti emissioni inquinanti, ma dopo due anni è tutto fermo. Anzi la situazione è peggiorata considerato che la società di navigazione nel giro ha perso un’imbarcazione». La flotta avrebbe infatti dovuto nel frattempo dotarsi di due motonavi ibride, tra cui la Predore, un’imbarcazione innovativa con tre motori montati sul sistema propulsivo. Il prototipo però è finito in avaria in mezzo al lago dopo pochi giorni, si è dovuto rimorchiarla con un battello sino al cantiere nautico di Costa Volpino dove è ancora ferma ai box. La società di navigazione ha aperto una vertenza legale con la «Zara metalmeccanica» che ha già incassato l’85% dell’appalto. Per Legambiente lo stallo è frutto di una situazione «confusa fin dall’inizio. Non ci si spiega per esempio, viste le tante aziende europee che da anni si occupano di mobilità sostenibile perché sia stata scelta una società che fino a quel momento non si era mai occupata di un progetto del genere - osserva Balotta -. Non ci si spiega dei gravosi problemi inerenti ai motori, né del silenzio della Regione». Legambiente attraverso i suoi esponenti al Pirellone ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Attilio Fontana e all'assessore ai Trasporti Claudia Terzi. L'associazione ambientalista ha invocato dalla Regione un controllo sulle procedure di nomina del nuovo board della società di navigazione e sull’iter di acquisto della motonave ibrida. Legambiente l'8 agosto ha inoltrato una richiesta di accesso agli atti al direttore d'esercizio della società di navigazione. Tre i punti e le documentazioni richieste: bando di gara della motonave Predore, il progetto affidato alla Meccano Engineering relativo all’imbarcazione ibrida e la validazione del committente del progetto della motonave Predore posto a base di gara. «Un risultato a due anni dal finanziamento inaccettabile - rimarca Balotta -: è un caso di cui la regione deve interessarsi nella speranza che si possa risolvere a breve».

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