Il clima pazzo diventa un’opportunità

di C.REB.
Il convegno sui cambiamenti climatici promosso da Legambiente
Il convegno sui cambiamenti climatici promosso da Legambiente
Il convegno sui cambiamenti climatici promosso da Legambiente
Il convegno sui cambiamenti climatici promosso da Legambiente

La sfida ai cambiamenti climatici come occasione di sviluppo tecnologico ed economico. Un tema di pressante attualità nel Bresciano flagellato ormai a cadenze fisse da devastanti ondate di maltempo. Se n’è parlato giovedì sera nella sede del Circolo Legambiente Franciacorta di Provaglio d’Iseo in occasione del convegno per la presentazione del rapporto annuale «Un Green New Deal per l’Europa» curato da Edoardo Zanchini e Mauro Albrizio. Al tavolo dei relatori, oltre allo stesso Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente, anche il direttore regionale di Confesercenti Alessio Merigo e il presidente del Consorzio Tutela del Franciacorta Silvano Brescianini, moderati da Silvio Parzanini, presidente del Circolo di Provaglio. Un dibattito pieno di contenuti e proposte, «che è servito ad evidenziare che l’economia globale rende assolutamente necessaria un’Europa coesa e capace di far valere la propria competitività», sottolinea Parzanini. «L’Europa è destinata a perdere sempre più peso, schiacciata dai colossi - spiega Zanchini -: per questo deve puntare molto sulla qualità e sul suo patrimonio. Secondo un recente sondaggio, gli italiani sono preoccupati dei cambiamenti climatici, dell’immigrazione, del lavoro e della sicurezza. La chiave di tutto è il clima. L’economia circolare ha fatto notevoli passi avanti, ma è necessario coinvolgere anche il sistema impresa: quello che è uno scarto per un’azienda può diventare una risorsa per un’altra. Questo ci permetterà di evitare la massiccia importazione di materie prime e di energia». Anche la Franciacorta può trarre beneficio dalle direttive europee sulla circular economy, «una scommessa che vale la pena di fare - aggiunge Zanchini -, perseguendo il modello di autoproduzione e scambio locale di energie rinnovabili. Gli obiettivi europei sono ambiziosi, ma vanno recepiti entro due anni. Il futuro va in questa direzione: creare una comunità energetica di scambio, perché non è più tempo di pensare al singolo Comune, ma di considerare l’intero territorio. Non ognuno per sé, ma insieme per creare una rete da cui tutti possano trarre beneficio». In particolare si è prospettata una rete comprensoriale per capitalizzare le nuove opportunità offerte sul fronte delle energie rinnovabili e del fotovoltaico. La Franciacorta ha le carte in regola per diventare il volano bresciano. •

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