Fiamme alla Feltri, la paura accende la notte

di Paolo Cittadini
I mezzi di soccorso sono arrivati in breve tempo da tutta la provincia per domare il rogo FOTOLIVE/VeneziaIl tetto dell’azienda è stato distrutto dalle fiamme, altissime in cielo
I mezzi di soccorso sono arrivati in breve tempo da tutta la provincia per domare il rogo FOTOLIVE/VeneziaIl tetto dell’azienda è stato distrutto dalle fiamme, altissime in cielo
I mezzi di soccorso sono arrivati in breve tempo da tutta la provincia per domare il rogo FOTOLIVE/VeneziaIl tetto dell’azienda è stato distrutto dalle fiamme, altissime in cielo
I mezzi di soccorso sono arrivati in breve tempo da tutta la provincia per domare il rogo FOTOLIVE/VeneziaIl tetto dell’azienda è stato distrutto dalle fiamme, altissime in cielo

L’incendio è divampato durante il cambio turno, poco dopo le 22 di ieri sera, e per questo non si sono fortunatamente registrati feriti. In breve le fiamme hanno avvolto parte dello stabilimento della Feltri di Marone, azienda che opera nel settore del tessile. Le fiamme alte oltre 20 metri si sarebbero sviluppate dal magazzino dei filati e dei semilavorati e in breve si sono poi estese ad altre zone dello stabilimento che ha sede in via Zanardelli a Marone. ANCORA da accertare le cause che hanno dato il via all’impressionante incendio. All’origine potrebbe esserci stato un corto circuito. Solo nelle prossime ore si potrà avere qualche elemento in più sul come si sia sviluppato. Di certo c’è che i danni sono davvero ingenti. Sul posto sono arrivate diverse squadre di Vigili del Fuoco inviate da Brescia, Darfo e da altri distaccamenti del territorio. Con loro sono intervenuti anche i carabinieri. Le fiamme in breve hanno avvolto lo storico edificio, la Feltri è stata fondata nel 1933 da Attilio Franchi, e distrutto nel giro di qualche minuto il tetto. Con il passare del tempo si sono registrati anche i primi cedimenti della struttura e parte della struttura ha iniziato a crollare sulla ferrovia che passa poco distante. PARECCHI i mezzi arrivati a Marone per provare a contenere la furia delle fiamme visibili anche a diversi chilometri di distanza. Decine le persone che sono scese in strada per vedere quello che stava accadendo. La zona è stata messa in sicurezza: sono infatti parecchie le abitazioni che sorgono a ridosso dell’impianto produttivo del centro del lago d’Iseo. «Per il nostro paese è una tragedia immane- sottolinea il sindaco Alessio Rinaldi che, non appena è stato avvertito dell’incendio, ha raggiunto via Zanardelli - Una realtà industriale che ha fatto la storia del nostro paese se ne sta andando divorata dalle fiamme. Stiamo valutando come mettere in sicurezza le abitazioni vicine alla struttura». •

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