Campetto Marcolini: prove di «disgelo» sui canesti sradicati

di Paolo Tedeschi

Non si sono ancora trovati. Ma entrambe le parti aprono al dialogo dopo la protesta lanciata via Facebook da un gruppo di frequentatori del campetto Marcolini, contro la decisione dell’amministrazione Claretti di togliere i canestri dal campo di basket del quartiere San Pietro. I ragazzi, che ci sono rimasti male per il provvedimento drastico, hanno lanciato una campagna on line e annunciato una possibile manifestazione per sabato. Ma intanto ricevono una lettera aperta dall’assessore alla sicurezza, Wolmer Bono. «VOLEVO INCONTRARVI per esprimere di persona la posizione della Giunta - scrive Bono - ma visto quanto sta succedendo, vi anticipo ufficiosamente che stiamo valutando le soluzioni tecniche che possano garantire la possibilità di proseguire a utilizzare la piastra da basket, garantendo il diritto alla tranquillità di chi si ritiene leso da comportamenti fuori delle normali regole di convivenza. Il rispetto dei regolamenti e degli orari - spiega l’assessore - saranno garanzia per evitare ulteriori prese di posizione drastiche». I frequentatori del campetto da basket, per parte loro, scrivono: «Ribadiamo che l’evento di sabato per la raccolta di firme è del tutto pacifico, pensato solo per dimostrare quanto importanti siano gli spazi pubblici e questo parchetto in particolare - così scrive il gruppo del campetto Marcolini -. Condanniamo fermamente ogni atto violento, ogni insulto nei confronti di abitanti e amministratori. Crediamo nella dimostrazione pacifica della nostra protesta e ci impegneremo affinché sia tale. Abbiamo appreso che l’amministrazione sarebbe disposta ad un incontro per discutere di possibili soluzioni: nonostante reputiamo un po’ tardiva la richiesta di dialogo, siamo disponibili ad ascoltare e lavorare assieme per risolvere il problema». Un incontro potrebbe esserci a breve. •

Suggerimenti