«C’era stato un litigio per questioni di lavoro ma risaliva a un anno fa»

di SIMONA DUCI
I colleghi in attesa davanti allo stabilimento dopo la sparatoria
I colleghi in attesa davanti allo stabilimento dopo la sparatoria
I colleghi in attesa davanti allo stabilimento dopo la sparatoria
I colleghi in attesa davanti allo stabilimento dopo la sparatoria

Tentato omicidio pluriaggravato: questa è l’accusa che pende sulla testa di Michele Rinaldi, 22enne di Villongo che venerdì mattina in via Vanzago a Paratico ha dato vita ad una sparatoria all’interno dell’azienda Colombo & C, dove uno dei dipendenti, vi è rimasto ferito. BERSAGLIO dei colpi Simone Martinelli, il 38enne bergamasco (che ieri ha rassicurato i colleghi sulle condizioni in ripresa dopo i colpi subiti), che secondo le ipotesi era odiato dall’aggressore per vecchi dissapori. Il movente preciso, in realtà, non lo si è ancora capito con certezza. «Avrebbe agito per vendicare un litigio sul lavoro avvenuto un anno fa», questa dovrebbe essere l’origine della rabbia del giovane. Alcuni operai ricordano il periodo in cui Rinaldi ha lavorato nell’azienda: «Un ragazzo timido, chiuso, che aveva avuto diverse controversie con la vittima e che forse stata la causa delle sue dimissioni dall’impiego nell’impresa: avevano avuto una forte discussione e Rinaldi da quel giorno si era licenziato. Una decisione improvvisa, di cui nessuno ha mai saputo le motivazioni con chiarezza». SIAMO ancora nel campo delle ipotesi, non di una verità ufficiale che solo gli approfondimenti giudiziari potranno chiarire. Intanto Rinaldi, dopo una prima ammissione ai carabinieri, sentito poi dal Pubblico ministero di Brescia Donato Greco si è avvalso invece della facoltà di non rispondere. SIMONA DUCI

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