Bruciano tre auto
per vendicarsi
della ex

di
L’auto dei responsabili dei roghi ripresa dalla videosorveglianza
L’auto dei responsabili dei roghi ripresa dalla videosorveglianza
L’auto dei responsabili dei roghi ripresa dalla videosorveglianza
L’auto dei responsabili dei roghi ripresa dalla videosorveglianza

Per vecchi rancori e vendetta nei confronti di una ex fidanzata hanno dato alle fiamme tre auto e sono stati denunciati dai carabinieri di Cremona per danneggiamento a seguito di incendio, continuato e aggravato. Si tratta di un 36enne residente a Lodi e di un 34enne di Cazzago, entrambi disoccupati. Il primo è stato arrestato per atti persecutori nei confronti della ex compagna.


ATTRAVERSO le immagini di videosorveglianza, sono stati identificati come i responsabili di due avvenuti incendi la notte del 27 giugno a Castelverde e a Corte de Cortesi con Cignone, nel Cremonese. A Castelverde andò distrutta una Fiat Croma di un operaio di 28 anni, a Corte dei Cortesi una Ford Focus di un operaio 30enne. I due roghi apparvero subito correlati e dolosi. I carabinieri, nelle immagini, individuarono una Mercedes con un parafango di colore diverso dall’auto. Il proprietario della Ford Focus raccontò ai militari che nel dicembre del 2017 era stato aggredito in casa dall’ex della sua attuale fidanzata che, dopo aver sfondato la porta di casa, lo aveva picchiato con un bastone. La vittima dell’agguato per timore di ritorsioni non aveva denunciato. La testimonianza dell’operaio ha fatto stringere il cerchio e consentito l’identificazione del 34enne e dell’amico i quali, la stessa notte, avevano incendiato una Fiat Panda di una 36enne che, qualche giorno prima aveva denunciato uno dei due per atti persecutori. La mattina dopo, è emerso dalle indagini, entrambi avevano partecipato a una rissa a Rovato.


IN QUELL’OCCASIONE i carabinieri trovarono nella loro auto una tanica con residui di liquido infiammabile che è risultata essere stata usata per gli incendi. La prova che ha messo nei guai la coppia di amici che come emerso dalle indagini aveva pianificato in ogni dettaglio i raid incendiari anche se nel caso del rogodella Fiat Croma avrebbero sbagliato persona. Sul movente degli incendi dolosi non ci sarebbero dubbi per gli inquirenti. Lo scopo era perseguitare, intimidire e vendicarsi della giovane che aveva interrotto la relazione sentimentale con il 36enne: poi nel mirino sono finiti i anche i fidanzati, veri e presunti, della vittima dello staking.

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