Aironi, la battaglia si allarga

di P.BAL.
Il logo-slogan del Coordinamento a difesa degli aironi di Paratico
Il logo-slogan del Coordinamento a difesa degli aironi di Paratico
Il logo-slogan del Coordinamento a difesa degli aironi di Paratico
Il logo-slogan del Coordinamento a difesa degli aironi di Paratico

Il piccolo movimento nato per difendere la colonia di aironi cenerini del parco dei taxodi di Paratico è diventato un Coordinamento, e con il logo-slogan «Garzaia libera», Gruppo giovani ambientalisti di Paratico, Oipa, Lac, Lav di Bergamo, Lipu di Brescia, Gruppo garzaie Italia e Legambiente basso Sebino rilanciano la loro campagna contro la realizzazione (già avanzata) di un percorso ciclopedonale in quest’area. Lo fanno ricordando di aver ricevuto una sola risposta ufficiale al loro appello, quella del Parco Oglio Nord, che contestano, mentre Regione e Provincia latitano e dal Comune è arrivato solo un post Facebook, e ora chiedono anche di sapere chi ha materialmente effettuato il censimento dei nidi presenti citato dalla replica del Parco, e che afferma la presenza di «108 unità», in aumento, quindi, nonostante il disturbo rappresentato dai lavori in corso. «Cosa si intende per unità? - chiedono dal neonato Coordinamento -. All’interno della Garzaia esistono da anni diversi nidi inutilizzati, e che quindi non si possono far rientrare in un censimento degno di valore. Quelli effettuati nel recente passato e che noi citiamo sono avvenuti sotto il controllo del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pavia». Poi una ulteriore contestazione: «Nella risposta dall’ente Parco ripresa come rassicurazione e impegno dal Comune si afferma che, per ridurre il disturbo, l’ingresso all’area dei taxodi sarà vietato nel periodo di nidificazione degli aironi, dal 15 gennaio al 15 giugno. Allora perchè ruspe, camion e operai stanno lavorando adesso, proprio nel mezzo della stagione riproduttiva di questa specie?». •

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