Addio a Fausto
«tradito» dal
suo amore

di S.DUC.
Dante «Fausto» Steffanoni
Dante «Fausto» Steffanoni
Dante «Fausto» Steffanoni
Dante «Fausto» Steffanoni

«I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi», diceva Goethe, e Dante «Fausto» Steffanoni ora si può dire essersi unito per l'eternità, con ciò che più di tutto, gli è sempre appartenuto. L'escursionista di Corte Franca, 65 anni, ritrovato ieri mattina sulla Cima Aviolo,a 2870 metri sui monti di Edolo, senza vita, ha lasciato un vuoto incolmabile. L’esistenza di Fausto si specchia negli attestati di riconoscenza e apprezzamento giunti nelle ultime ore da chi ha avuto la fortuna di condividere un pezzo di vita insieme lui. «Fausto» si può dire essere il protagonista indiscusso di una vera esplosione di dediche e ricordi che da domenica stanno arrivando da ogni parte della provincia bresciana. Una persona che ha saputo farsi voler bene da tutti, con grande semplicità e naturalezza. Ieri la salma ha fatto ritorno a casa a Borgonato, in via Mancapane, dove ha sempre vissuto con la moglie Angiolina e il figlio trentaquattrenne Davide, che da alcuni anni vive in Spagna. Un bagno di folla gli ha reso omaggio durante la veglia di preghiera celebrata ieri sera. Seguiva molto i giovani, nelle varie attività, sia attraverso il Cai di Provaglio di Iseo, che attraverso la cooperativa Clarabella, dove con l'arte dell'apicoltura aiutava le persone con fragilità psichiatriche ad abbracciare con amore la natura imparando nel contempo a rispettarla. «Siamo sotto shock - ammette Silvio Parzanini, presidente della Legambiente Franciacorta -. La nostra terra ha perso un importante punto di riferimento. Fausto ha fatto molto per tutelare il nostro territorio, dalla formazione alle attività più manuali. Sempre in prima linea per la salvaguardia della natura e per la sensibilizzazione di una vita green». Oggi alle 15 è fissata una cerimonia di addio che si svolgerà in forma strettamente privata.


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