Schianto in moto, muore 26enne di Lonato

di Enrico Santi
L’autocarro tamponato da Nicolò Baio: il 26enne residente a Campagna di Lonato è deceduto sul colpoLe code dopo l’incidente  La motocicletta della vittima dello schianto avvenuto in tangenziale a Verona FOTO GIORGIO MARCHIORI
L’autocarro tamponato da Nicolò Baio: il 26enne residente a Campagna di Lonato è deceduto sul colpoLe code dopo l’incidente La motocicletta della vittima dello schianto avvenuto in tangenziale a Verona FOTO GIORGIO MARCHIORI
L’autocarro tamponato da Nicolò Baio: il 26enne residente a Campagna di Lonato è deceduto sul colpoLe code dopo l’incidente  La motocicletta della vittima dello schianto avvenuto in tangenziale a Verona FOTO GIORGIO MARCHIORI
L’autocarro tamponato da Nicolò Baio: il 26enne residente a Campagna di Lonato è deceduto sul colpoLe code dopo l’incidente La motocicletta della vittima dello schianto avvenuto in tangenziale a Verona FOTO GIORGIO MARCHIORI

Un 26enne di Lonato ha perso la vita ieri pomeriggio in un pauroso incidente avvenuto lungo la strada regionale 62, nel tratto tra lo svincolo della tangenziale Sud e il casello di Verona Nord. La vittima è Nicolò Baio, giovane aiuto-cuoco che viaggiava in sella a una moto Yamaha 600 insieme alla sua fidanzata, sopravvissuta per miracolo. La 23enne - anche lei residente a Lonato - è ora ricoverata all’ospedale di Borgo Trento, con una mano fratturata. La tragedia è avvenuta alle 13,25 e sulla dinamica non ci sarebbero dubbi. Nicolò Baio è deceduto sul colpo dopo aver tamponato un autocarro fermo in coda. Sul luogo dell’incidente, per i soccorsi, sono arrivati un’automedica e due ambulanze di Verona Emergenza. Per il ventiseienne di Lonato, che stando ai primi accertamenti non aveva mai conseguito la patente di guida ed era già stato multato per questo in passato, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. È stato lui, facendole da scudo con il suo corpo nel violento impatto con la parte posteriore del camion, a salvare la vita alla sua fidanzata, che ha riportato solo ferite lievi. Moto e autocarro sono stati posti sotto sequestro dal Nucleo infortunistica della polizia locale e messi a disposizione del pubblico ministero di turno Maria Beatrice Zanotti. Gli agenti della polizia municipale intervenuti con sei pattuglie e coordinati sul posto dal comandante Luigi Altamura, hanno lavorato a lungo per far tornare alla normalità il traffico. A causa dell’incidente, infatti, si sono formate code fino a 10 chilometri anche in direzione Villafranca con pesanti disagi per la viabilità. A quell’ora la tangenziale era molto trafficata, per cui si è creata una situazione di emergenza che è stata risolta facendo fuoriuscire, contromano, le vetture che erano rimaste incolonnate e senza vie di fuga. La tangenziale è stata riaperta alle 15.30 dopo l’intervento degli operatori dell’Agec che hanno portato via la salma della vittima, dei carri attrezzi e di Veneto strade per la pulizia dell'area. Quello di ieri è stato l’undicesimo incidente mortale nel capoluogo, un dato, purtroppo, in netto aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Verona e provincia, inoltre, si piazzano tra i primi posti nella triste classifica dei decessi di motociclisti. DALL’INIZIO DELL’ANNO solo nel capoluogo sono già cinque i deceduti, mentre nell’intero territorio provinciale arriviamo a 17 (18 contando una vittima veronese nel Mantovano). Anche questo, un dato in aumento rispetto al 2018. Nel 2017 si erano registrati «solo» sei decessi, diventati 12 nel 2018. Le analisi che vengono effettuate dagli organi di polizia stradale vedono al primo posto come causa di sinistro mortale con il coinvolgimento di motociclisti le mancate precedenze di altri veicoli (automobili e autocarri) e le fuoriuscite autonome. Spesso la velocità non è commisurata alla strada. Sono oltre 150 i motociclisti già sanzionati da autovelox o telelaser dal primo giugno ad oggi a Verona. Nicolò Baio abitava a Campagna con la famiglia. Ha collaborato Valerio Morabito

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