Nella casa dei
«misteri» si cerca
il sangue di Jessica

di Mario Pari
Le fasi iniziali dei rilievi nel cortile dell’abitazione di PrevalleI carabinieri di Nuvolento davanti alla casa. SERVIZIO FOTOLIVE\Fabrizio Cattina I primi dati raccolti vengono annotati scrupolosamente mentre si preparano le macchine fotografiche
Le fasi iniziali dei rilievi nel cortile dell’abitazione di PrevalleI carabinieri di Nuvolento davanti alla casa. SERVIZIO FOTOLIVE\Fabrizio Cattina I primi dati raccolti vengono annotati scrupolosamente mentre si preparano le macchine fotografiche
Le fasi iniziali dei rilievi nel cortile dell’abitazione di PrevalleI carabinieri di Nuvolento davanti alla casa. SERVIZIO FOTOLIVE\Fabrizio Cattina I primi dati raccolti vengono annotati scrupolosamente mentre si preparano le macchine fotografiche
Le fasi iniziali dei rilievi nel cortile dell’abitazione di PrevalleI carabinieri di Nuvolento davanti alla casa. SERVIZIO FOTOLIVE\Fabrizio Cattina I primi dati raccolti vengono annotati scrupolosamente mentre si preparano le macchine fotografiche

Tute bianche, mascherine, calzari. E luminol. Per fare in modo che in vicolo Tresanda al civico 11, ogni traccia utile all’indagine venga rilevata. I carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del comando provinciale di Brescia, ieri pomeriggio, sono tornati a Prevalle. ALTRI APPROFONDIMENTI sono quindi stati disposti dal pm Gianluca Grippo, che sta coordinando le indagini sulla morte di Jessica Mantovani, 37 anni di Villanuova sul Clisi. Il suo corpo venne trovato il 14 giugno scorso nella griglia della centrale idroelettrica a Prevalle e furono necessari alcuni giorni per identificarlo. Ma dal giorno del ritrovamento procura e carabinieri non si sono limitati a occuparsi dell’identificazione, ma hanno anche lavorato parecchio per fare luce sulle cause della morte. E una prima, parziale risposta sarebbe arrivata dall’autopsia. Nei polmoni della 37enne, è stato accertato, c’era poca acqua. Questo, in sostanza significa che non è morta annegata. Che il decesso risalirebbe a una fase antecedente a quella in cui il corpo è stato gettato in acqua. LE INDAGINI hanno quindi portato all’iscrizione di un uomo sul registro degli indagati della procura di Brescia. Si tratta di Giancarlo Bresciani, indagato in stato di libertà. E, appunto, nella sua abitazione di Prevalle, nei giorni scorsi e ieri sono stati gli uomini della Scientifica dei carabinieri. In realtà, all’esterno dell’abitazione c’erano anche i colleghi della stazione di Nuvolento, per fare in modo che tutta l’attività venisse svolta con la massima tranquillità. Il fatto che i carabinieri siano impegnati a Prevalle è conseguenza di quanto emerso dagli accertamenti di questi mesi. In particolare sarebbe emerso che Jessica Mantovani sarebbe stata a casa di Giancarlo Bresciani prima di scomparire, fino al ritrovamento senza vita, in acqua. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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