Migliaia di litri
di gasolio sversati
nelle fogne

di
Il gasolio sversato da una cisterna danneggiata durante i lavori
Il gasolio sversato da una cisterna danneggiata durante i lavori
Il gasolio sversato da una cisterna danneggiata durante i lavori
Il gasolio sversato da una cisterna danneggiata durante i lavori

L’emergenza è rientrata soltanto ieri mattina dopo una lunga notte di mobilitazione che ha permesso di scongiurare un potenziale disastro ambientale. L’accidentale perforazione di una cisterna ha riversato nella rete fognaria di Pavone Mella migliaia di litri di gasolio. La chiazza inquinante ha contaminato la rete di affluenti del Mella, ma grazie al tempestivo intervento di Vigili del fuoco e Arpa, non ha raggiunto il fiume. L’allarme è scattato attorno alle 18 di mercoledì quando in tutto il paese è stato avvertito un penetrante e insopportabile tanfo di carburante provocato dai miasmi sprigionati nella reazione tra le sostanze organiche contenute nelle acque nere e il gasolio. Nel giro di un quarto d’ora, sotto l’egida dei carabinieri della stazione di Pralboino e dei colleghi della Compagnia di Brescia, sono scattati i controlli e i sopralluoghi per cercare di individuare la fonte dell’inquinamento. Un’operazione molto complessa perchè il carburante filtrava da un buco molto piccolo. Alla fine Vigili del fuoco e operatori dell’Arpa hanno scoperto l’origine del fenomeno creato appunto dalla rottura del contenitore di carburante per riscaldamento di un’azienda in via Pralboino. Il danneggiamento della cisterna è avvenuto durante i lavori di ristrutturazione. Contattato il proprietario come prima cosa è stata bloccata l’emorragia di carburante. Poi i Vigili del fuoco si sono prodigati per assorbire assorbire il gasolio sversato e per limitare l’inquinamento. L’emergenza è rientrata all’alba, ma le operazioni di bonifica sono proseguite fino alla tarda mattinata di ieri. I danni di natura ambientale sarebbero a prima vista limitati. Anche la rete fognaria, smaltita l’onda nera, non presenta problemi. Decisiva, come detto, è stato la tempestiva mobilitazione che ha consentito di bloccare il deflusso verso il Mella evitando ricadute negative sulla fauna ittica e sull’ecosistema del fiume.

 

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