I primi malesseri si sono registrati ieri mattina. Poi il fenomeno si è intensificato. A Lumezzane chi transitava a piedi o in auto, soprattutto all’altezza del ponte della frazione di Faidana che conduce verso la zona industriale, ha avvertito miasmi irritanti. Sotto la lente è finito il fiume Gobbia già in passato teatro di sversamenti industriali. Una situazione che aveva indotto il Comune nove anni fa, nel 2011, a piazzare una serie di sonde per rilevare alcuni parametri ed eventualmente lanciare l’allarme all’Arpa. Ieri di fronte a un fenomeno che non si presentava da tempo, gli operatori del distaccamento bresciano dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente hanno raggiunto il luogo per prelevare dei campioni di acqua. E nelle stesse ore sono giunti anche i vigili del fuoco di Lumezzane con quelli del Nucleo batteriologico chimico e radiologico da Brescia per analizzare la qualità dell’aria. «Voglio subito tranquillizzare la popolazione perché non ci sono rischi per la salute e i livelli analizzati sono sempre stati al di sotto della soglia di rischio», ha spiegato il caposquadra Florenzo Del Grande. Nel corso della giornata sono stati diversi i cittadini, in particolare chi lavora nelle aziende vicine al centro dei miasmi, ad avvertire difficoltà respiratorie e fastidi. E c’è persino chi ha dovuto chiudere le finestre e chi ha rinunciato alla passeggiata. E le cause? «Sono difficili da individuare - ammette Del Grande - lo scarico interessato e il corso d’acqua che culmina in questo sono lunghi e complicati per risalire alla fonte. Non si sa esattamente cosa cercare, ma sono sostanze solforate come se ne trovano molte in circolazione». Qualche sversamento industriale? «Non è detto - aggiunge Del Grande - può anche trattarsi di un incidente a uno scarico domestico o qualcosa di organico. Ho la sensazione che i risultati porteranno a scoprire sostanze che normalmente sono negli scarichi fognari. Può essersi trattato di un episodio isolato». Ora si attendono i risultati dall’Arpa: se saranno appurate delle anomalie saranno coinvolti il Comune e Asvt, gestore del servizio idrico, per esaminare la cartografia del corso d’acqua colpito e risalire alla fonte dei cattivi odori.