Un tempio della cultura, ma anche un luogo dove promuovere i valori civili. La dedica ad Antonino Caponnetto della «rinata» biblioteca comunale di Rodengo ha una precisa rivendicazione che chiude idealmente il percorso sulla legalità e la lotta alle mafie proposto ai ragazzi della scuola media. Reduce da un radicale restyling da mezzo milione di euro, ieri è iniziata la seconda vita della biblioteca che ha raddoppiato la superficie, passata da 200 a 400 metri quadrati. La struttura è stata attrezzata con un’emeroteca, aule studio, un anfiteatro e spazi esterni con tavoli e gradinate per studiare e leggere all’aria aperta. Due le mostre temporanee che hanno impreziosito il vernissage: quella dedicata alle foto storiche del paese e l’esposizione delle opere creative dei bambini della materna e della prima elementare. La biblioteca è collegata direttamente alla scuola media, che ha appena rinnovato il suo look con un lifting, e si trova di fronte alle elementari. «Una posizione strategica che incentiverà adulti e studenti a frequentare la struttura di prestito e consultazione libri - ha sottolineato la dirigente scolastica Elisabetta Zani -: potenziare la fantasia fin da piccoli, leggendo, è fondamentale». LA RIAPERTURA della biblioteca è stata anche l’occasione per presentare la conclusione dei lavori della scuola media. A parte qualche parziale «aggiustamento» nel corso degli anni, si tratta del primo intervento sostanziale sull’edificio costruito negli anni 1973-74. L’operazione, oltre a migliorare la resa energetica del complesso, è stata scandita dalla sostituzione di serramenti e copertura e dalla creazione di due nuove aule ricavate dall’ex aula magna. E poi lavagne interattive, persiane elettriche, riscaldamento e illuminazione centralizzati. «Il risparmio sui consumi non sarà indifferente - ha spiegato il dirigente dell’area tecnica del Comune, Antonio Pedretti -, grazie all’utilizzo di tecnologie e impianti di ultima generazione». Anche la palestra ha cambiato volto, con la sistemazione delle tribune che ora potranno ospitare 350 persone. I lavori, iniziati a luglio del 2017, sono stati completati in meno di due anni. L’investimento complessivo si aggira sui 2 milioni di euro, biblioteca compresa. «Non è stato semplice portare a termine i lavori senza chiudere la scuola - ha aggiunto Pedretti -. Ma l’operazione è stata conclusa senza sospendere le lezioni, o senza trasferire altrove i ragazzi, se non spostandoli da un’aula all’altra». LA BENEDIZIONE di don Carlo Tartari, vicario episcopale, e gli interventi dei rappresentanti di Libera e Fondazione Caponnetto hanno fatto da prologo all’intervento del commissario straordinario Salvatore Rosario Pasquariello, che ha sottolineato l’importanza dell’intitolazione della biblioteca a Caponnetto, magistrato noto soprattutto per aver guidato il Pool antimafia. Caponnetto è stato ricordato nell’occasione con una frase che ripeteva sempre ai ragazzi nei suoi interventi nelle scuole, e che Pasquariello ha dedicato a tutti gli studenti presenti ieri mattina: «Ragazzi, godetevi la vita, innamoratevi, siate felici ma diventate partigiani di questa nuova Resistenza, la Resistenza dei valori, la Resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini liberi e consapevoli. State attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi. L’avvenire è nelle vostre mani. Ricordatelo sempre». •