La ciclovia ha già
stregato mezzo
milione di persone

di Luciano Scarpetta
Anche di inverno la Garda By Bike offre un panorama stupendo che richiamata migliaia di turisti
Anche di inverno la Garda By Bike offre un panorama stupendo che richiamata migliaia di turisti
Anche di inverno la Garda By Bike offre un panorama stupendo che richiamata migliaia di turisti
Anche di inverno la Garda By Bike offre un panorama stupendo che richiamata migliaia di turisti

Alla pari delle cappelle medicee di Firenze o dei siti archeologici di Ostia antica, meglio di Palazzo Ducale a Mantova, delle Terme di Caracalla o, per restare nel territorio bresciano del Castello Scaligero di Sirmione e del museo di Santa Giulia in città. L’appeal della pista ciclabile a strapiombo sul lago di Limone ha superato quello di monumenti storici considerati patrimonio nazionale. E del resto la ciclovia è un monumento naturalistico sospeso tra lago e cielo. Si spiega così il fascino che richiama sul Benaco stuoli di turisti come per il ponte di Christo sul lago di Iseo. Ma a differenza di The Floating Piers, il tracciato non è effimero, anzi potrebbe presto allungarsi in territorio trentino. IERI IL NUMERO dei passaggi sull’itinerario da brividi ha raggiunto quota 500 mezzo milione dall’apertura del 14 luglio 2018. Una media di mille visitatori al giorno che pone appunto l’attrazione dell’alto Garda sopra l’affluenza di siti artistici e culturali del calibro della Pinacoteca di Brera, del museo Nazionale di Roma del Palazzo reale di Napoli. Certo qualcuno farà notare che sulla ciclovia non si paga il biglietto, ma i numeri restano comunque sorprendenti. A luglio, in occasione del giro di boa del primo anno, venne taglio il traguardo dei 300 mila passaggi. Non male per i quasi due chilometri di tracciato che conducono, e purtroppo per ora finiscono, al cippo di confine tra Regione Lombardia e la Provincia autonoma di Trento. Due mesi dopo, era il primo settembre, venne raggiunto di slancio il secondo traguardo dei 400 mila passaggi e ieri poco dopo le 13, giusto per concludere l’anno in bellezza, è stato invece raggiunto e superato il record dei 500 mila visitatori. Tutto in solo 17 mesi e mezzo. «IL LAGO DI GARDA irrompe in una nuova era», aveva affermato il sindaco dell’epoca Franceschino Risatti il giorno dell’inaugurazione ma tanti, forse anche con un pizzico d’invidia, sottovalutarono la portata di quest’opera. «Questo percorso sospeso tra cielo e lago - aveva profetizzato Franceschini - non porterà benefici in termini turistici solo a Limone, ma diventerà un’attrazione di primo piano per tutto il comprensorio». Come dargli torto? Negli ultimi tempi il boom della mobilità dolce sta producendo la sua massima espressione soprattutto in territori come quello del parco alto Garda vocato per gli sport e le vacanze all’aria aperta. E Limone è diventato nel mondo dei bikers e degli escursionisti anche grazie alla Xtreme, tappa finale del circuito mondiale di corsa in montagna che ospita ogni anno. La ciclovia è il «biglietto da visita» della sponda bresciana del lago con i suoi 6 chilometri complessivi di ciclabile (i 4 precedenti sono stati inaugurati nel 2013) che collegano tutta la costa comunale dall’estremità sud di località Nanzèl, al confine con la Provincia di Trento. Nonostante lo scetticismo generale, Limone ha vinto una grande sfida: l’opera è diventata un modello per altri progetti e dalla vicina provincia di Trento si sta studiando come prolungare la ciclovia dei sogni. Un tracciato che ha più appeal del Castello scaligero di Sirmione e del museo Santa Giulia soltanto per restare nel territorio bresciano. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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