In salvo cento
nuotatori stremati
tra i flutti

di Alessandro Romele
Alcuni degli atleti tratti in salvo dall’imbarcazione dei Vigili del fuoco
Alcuni degli atleti tratti in salvo dall’imbarcazione dei Vigili del fuoco
Alcuni degli atleti tratti in salvo dall’imbarcazione dei Vigili del fuoco
Alcuni degli atleti tratti in salvo dall’imbarcazione dei Vigili del fuoco

Accarezzare i fianchi di Montisola è stata un’impresa pericolosa che, almeno per quest’anno, è fallita. Gli «iron man» dell’acqua si sono dovuti arrendere alle correnti vorticose e onde alte fino a un metro e mezzo. La situazione ha rischiato di degenerare a metà della prova. Ad evitare il peggio il buonsenso degli organizzatori e il tempestivo l’intervento dei Vigili del fuoco che hanno recuperato i nuotatori in balìa delle correnti. Già alla partenza da Peschiera Maraglio, alla luce delle condizioni meteo, con il cielo gonfio di nuvole e l’acqua agitata da violente folate di vento, molti avevano deciso di dare forfait. Cento atleti hanno deciso di affrontare comunque gli 8,8 chilometri del circuito con passaggi a Carzano e Sensole e arrivo al punto di partenza.


LA SFIDA, VALIDA come prova conclusiva del circuito del Circuito Swim Federico Troletti, è filata via liscia finoa metà del tracciato. A quel punto gli atleti e le imbarcazioni dell’organizzazione chiamate a vigilare sulla sicurezza hanno cominciato ad avere seri problemi. Le correnti si sono fatte sempre più forti e specie nei punti più profondi del lago si sono formati dei pericolosi gorghi con onde altissime. I commissari di gara hanno deciso di sospendere il giro.


PER RECUPERARE i nuotatori sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno issato a bordo cinquanta atleti trasferiti sul pontile di Carzano, mentre sulla sponda di approdo di Sulzano sono confluite sette ambulanze pronte a soccorrere i nuotatori più provati. Soltanto per uno è stato necessario il ricovero all’ospedale di Iseo per accertamenti. Gli operatori sanitari si sono presi cura di altri 20 atleti che presentavano incipienti segni di ipotermia. Un epilogo tutto sommato felice per una situazione gestita con grande professionalità dagli organizzatori.


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