Quei padri, soli e sempre più poveri

«Sei forte papà!» cantava Gianni Morandi oltre quarant’anni fa. Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, ha dilavato l’Italia portando alla luce papà un po’ più fragili, forse anche convinti di essere immuni dagli effetti di una crisi economica che si è aggiunta a crisi affettive e coniugali obbligandoli a far di conto, in tutti i sensi. Conti economici per una mera sopravvivenza talvolta. E così sono emerse in tutta la loro drammaticità, in numero crescente, le storie di padri separati, costretti a vivere in un camper, come il papà di Villa Carcina che non può permettersi un affitto per sostenere le spese di sostentamento di due figlie. La consapevolezza di una difficoltà che interessa ormai molti uomini ha spinto in Valtrompia due realtà impegnate nel sociale a mettere a disposizione a Lumezzane uno spazio di ospitalità temporanea per chi si trovasse in simili situazioni. «Resisti papà!»

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