Polo Esselunga, ci
siamo. Una scossa
da 350 milioni

di Cinzia Reboni
Da sinistra Francesco Felisio, direttore Sviluppo Esselunga accanto al primo cittadino   di Ospitaletto Giovanni Battista Sarnico
Da sinistra Francesco Felisio, direttore Sviluppo Esselunga accanto al primo cittadino di Ospitaletto Giovanni Battista Sarnico
Da sinistra Francesco Felisio, direttore Sviluppo Esselunga accanto al primo cittadino   di Ospitaletto Giovanni Battista Sarnico
Da sinistra Francesco Felisio, direttore Sviluppo Esselunga accanto al primo cittadino di Ospitaletto Giovanni Battista Sarnico

Da azienda siderurgica in declino a struttura logistica destinata a diventare il volàno economico e occupazionale del Bresciano, la riconversione sembrava un’utopia. Invece la seconda vita della ex Stefana di Ospitaletto è iniziata. La gestazione è da ieri messa nero su bianco. Al termine di un iter lungo, complesso e contrastato, è stata firmata nello studio del notaio Giovanni Nai di Milano la convenzione urbanistica per la realizzazione del polo logistico Esselunga che nascerà sull’area di 900 mila metri quadrati dell’ex acciaieria. Un mega investimento senza precedenti per il territorio. Alla riconversione saranno destinati quasi 350 milioni di euro, trenta indispensabili per la sola bonifica. Il complesso di movimentazione merci per la catena della grande distribuzione sorgerà su 300 mila metri quadrati. Dopo l’approvazione nei mesi scorsi da parte del consiglio comunale della variante al Pgt richiesta da Esselunga, il progetto urbanistico aveva raccolto il parere favorevole di compatibilità al Piano territoriale di coordinamento provinciale del Broletto e al Ptr del Pirellone, attestandosi come un intervento virtuoso di rigenerazione urbana, con riduzione del consumo di suolo. Ultimo step la procedura di Valutazione di impatto ambientale, dopo di che, nel giro di pochi mesi, il progetto entrerà nella fase operativa. PER IL COMUNE di Ospitaletto la firma suggella quattro fondamentali obiettivi: la completa bonifica del sito a carico di Esselunga, l’anticipo di 5 milioni per la costruzione del Palazzo dello Sport ed altre opere di riqualificazione di impianti sportivi esistenti, la realizzazione di un parco pubblico attrezzato di 220 mila metri quadrati che andrà a fondersi con l’oasi di Lovernato, per un valore di 2,5 milioni di euro. Il quarto traguardo tagliato grazie alla convezione è quello che riguarda l’occupazione. La costruzione del polo alimenterà un imponente indotto per le imprese locali, che secondo l’accordo avranno una via preferenziale per l’affidamento dei lavori. Oltre ad assorbire gli ex dipendenti della Stefana, una sostanziosa quota di addetti del complesso logistico saranno attinti tra i residenti di Ospitaletto e dei Comuni limitrofi. L’avvio della costruzione del polo è destinata a far compiere uno storico salto di qualità all’economia del comprensorio, nel pieno della crisi lasciata in eredità dalla pandemia di Coronavirus. «Si tratta di un risultato eccezionale da ogni punto di vista - commenta il sindaco di Ospitaletto Giovanni Battista Sarnico -, con ricadute positive rilevanti sul piano ambientale, con la prospettiva di 900 nuovi posti di lavoro a regime e con ulteriori ricadute sull’indotto delle imprese locali, oltre a 28 milioni di euro di opere ed oneri di urbanizzazione, a fronte di un investimento complessivo di Esselunga di circa 350 milioni, che certamente avrà una ricaduta positiva sull’intero territorio». UNA PROCEDURA «RIGOROSA e trasparente che ha portato al raggiungimento dei principali obiettivi approvati nel novembre del 2017 dal consiglio comunale e perseguiti in tutti questi anni - sottolinea Sarnico -. É il risultato di un lavoro straordinario di negoziazione a favore di Ospitaletto, reso possibile anche grazie ad Esselunga, che ha confermato gli impegni presi a suo tempo». •

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