Non si ferma la battaglia contro la discarica Castella

di C.REB.
Proteste anti-discarica
Proteste anti-discarica
Proteste anti-discarica
Proteste anti-discarica

La battaglia contro la Castella continua: è stato affidato all’avvocato Mario Gorlani l'incarico di presentare il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha respinto la richiesta di revocare l’autorizzazione all’apertura della discarica incastonata tra Buffalora e Rezzato, destinata a smaltire in sette anni 905 mila metri cubi di rifiuti, pari a 470 tonnellate al giorno. La proposta del Comune di Rezzato - unico titolato a impugnare la sentenza - di proseguire la battaglia legale è stata appoggiata dagli amministratori di Brescia, Mazzano, Castenedolo e Borgosatollo, paesi su cui ricadrà l’impatto del «cimitero» di scorie di Garda Uno. «Le attuali prospettive di riqualificazione urbana ed ambientale - si legge in una nota congiunta dei sindaci - e gli sforzi diretti alla rigenerazione di un vasto territorio che interessa l’intero bacino a sud est del Comune di Brescia e le aree comprese nei territori di Rezzato, Mazzano, Castenedolo e Borgosatollo, sarebbero infatti frustrati dalla realizzazione di un impianto i cui impatti si aggiungono e si cumulano rispetto ad una situazione ambientale già fortemente critica e compromessa». Secondo i Comuni «si tratta di un territorio che oggi necessita di improrogabili interventi di risanamento e non di nuove attività ad alto impatto». Gli stessi giudici del Tar pur respingendo il ricorso avevano ammesso che la situazione ambientale della zona «è precaria, al limite della soglia di accettabilità, ma la prospettiva di aggiungere altro inquinamento in una zona già compromessa non può fermare le attività imprenditoriali». •

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