La crisi del libro non risparmia la provincia di Brescia come emerge dal quadro affrescato da Mauro Rota da decenni rappresentante e fornitore di librerie, oltre che editore. Una premessa: le librerie sono poche anche perché alcune si sono trasformate in cartolibrerie o in edicole con limitati titoli di «varia» o testi scolastici, in genere su richiesta. NEL BACINO della Bassa e Ovest Bresciano formato da 66 Comuni sono aperte: a Manerbio la Libreria Read, a Montichiari la Mirtillo, a Palazzolo la Libreria 900 e la Libreria Lorandi. A Chiari c’è la Mondadori. Sul Garda, tra Sirmione, Desenzano e Salò si trovano quattro librerie delle quali due indipendenti e due appartenenti a catene. A Desenzano la storica libreria Podavini-Castelli e la Giunti, a Salò La salodiana e la Giunti. In Valsabbia, da Nuvolento a Ponte Caffaro al confine con il Trentino, non esistono librerie, ma solo cartolibrerie. In tutta la Franciacorta si trovano solo tre librerie. A Rovato la Vantiniana, a Capriolo la Muratori e a Cortefranca la Evinbook. Al solito, cartolibrerie-edicole. DA ISEO A PISOGNE si trovano tre punti vendita: La libreria di Battioni Paola e la Libreria Caffè letterario Eden a Iseo, la Puntoacapo a Pisogne. In Valtrompia, da Concesio a Bovegno si trovano due punti vendita dedicati: La libreria a Concesio e la storica Bondio a Gardone Valtrompia. Sul restante territorio cartolibrerie-edicole. In Valcamonica, da Artogne a Ponte di Legno ci sono due librerie: la storica Merello e la Giunti, entrambe a Darfo-Boario. Nella provincia di Brescia non si raggiungono nemmeno le 20 librerie, ma ci sono molte cartolibrerie con limitata scelta di libri forniti solo su ordinazione o lasciati in conto-vendita, spesso di argomento e di interesse locale. Un territorio tanto vasto e di alto interesse storico-ambientale eccelle, come già si scriveva nei secoli scorsi, nel disinteresse culturale. © RIPRODUZIONE RISERVATA