Il finto onorevole
tenta di truffare
il sindaco

di Francesco Gavazzi
La Polizia locale ha sventato la truffa ai danni del sindaco
La Polizia locale ha sventato la truffa ai danni del sindaco
La Polizia locale ha sventato la truffa ai danni del sindaco
La Polizia locale ha sventato la truffa ai danni del sindaco

Spacciandosi per un deputato ed ex assessore della Regione Sicilia un autotrasportatore ha cercato di spillare denaro al sindaco di Castel Mella Giorgio Guarneri. Il primo cittadino non è caduto nella trappola ed ha subito avvertito la Polizia locale. Con un incredibile faccia tosta, il truffatore non si è intimidito al cospetto degli agenti, anzi ha reiterato la richiesta di un prestito per fronteggiare l’emergenza legata al furto del portafoglio di un nipote. Un comportamento che ha aggravato la posizione giudiziaria del protagonista della messinscena architettata per il raggiro: il 63enne originario della provincia di Ragusa al termine degli accertamenti è stato denunciato per false indicazioni sulle proprie generalità, millantato credito e tentata truffa ai danni del sindaco di Castel Mella.


TUTTO È COMINCIATO attorno alle 9 quando il 63enne ha chiamato in municipio qualificandosi per un onorevole ed ex assessore dell’assemblea regionale siciliana, chiedendo del sindaco dicendo che un suo nipote era rimasto senza soldi e se avrebbe potuto prestargli 100 euro e che tramite un suo collega il giorno dopo li avrebbe restituito. Il sindaco ha capito subito di essere davanti a un truffatore, neppure troppo scaltro, e ha allertato immediatamente la Polizia locale che si è presentata davanti al bar locanda Crocevia, dove il finto onorevole aveva dato appuntamento a Giorgio Guarneri per la consegna dei 100 euro.


GLI AGENTI HANNO spiegato di avere il denaro richiesto, ma prima di consegnarlo avevano bisogno di identificare il sedicente deputato. L’autotrasportatore ha spiegato di non avere documenti e a quel punto è stato accompagnato al suo camion. Dopo aver visionato il libretto e la polizza del mezzo pesante, la Polizia locale ha chiesto al 63enne di fornire le generalità. Messo alle strette il truffatore ha fornito nome e cognome falsi. A mettere la parola fine sulla recita del millantatore l’ispezione del cruscotto del camion dove gli agenti hanno trovato carta di qualificazione del conducente che, messo alle strette, ha consegnava i documenti di identità. Il 63enne è stato accompagnato in ufficio, formalmente identificato e denunciato a piede libero. Le indagini proseguono per capire se l’autotrasportatore siciliano abbia messo a segno delle truffe nel Bresciano spacciandosi appunto per deputato.


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