I centri massaggi a luci rosse restano sotto sequestro

di V.MOR.
Uno dei centri massaggi a luci rosse posti sotto sequestro
Uno dei centri massaggi a luci rosse posti sotto sequestro
Uno dei centri massaggi a luci rosse posti sotto sequestro
Uno dei centri massaggi a luci rosse posti sotto sequestro

Restano sotto sequestro i centri massaggi a luci rosse scoperti dalla Polizia locale di Rezzato. La misura cautelare è stata convalidata dal gip Giulia Costantino che ha rafforzato così il quadro probatorio ricostruito dagli agenti. Convalidato anche il sequestro di 3 mila euro ritenuto frutto dell'attività di prostituzione che si consumava all'interno dei centri benessere gestiti da cinesi. La Polizia locale, guidata dal comandante Giancarlo Bonizzardi, ha cominciato ad indagare dopo la segnalazione della moglie di un cliente che insospettita dai continui prelievi al bancomat aveva pedinato il marito scoprendo dove finivano i soldi. Dopo aver fatto chiudere il primo centro massaggi hard, gli agenti hanno effettuato una identica operazione in un’attività in via Cesare Battisti. In entrambi i casi i clienti - che si facevano masturbare come extra per il massaggio - hanno confermato alla Polizia locale cosa avveniva sui lettini dedicati al relax. Nel corso degli appostamenti è emerso che a rivolgersi alle massaggiatrici a luci rosse cinesi erano persone di ogni età e ceto sociale: dal manager di mezza età con il Bmw da 80 mila euro fino al fattorino pakistano in bicicletta e giovani italiani di 23 e 24 anni. •

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