Da novembre scatta il mini incentivo statale

di C.REB.
Il Governo uscente ha finanziato incentivi per gli apparecchi smart
Il Governo uscente ha finanziato incentivi per gli apparecchi smart
Il Governo uscente ha finanziato incentivi per gli apparecchi smart
Il Governo uscente ha finanziato incentivi per gli apparecchi smart

Dal primo gennaio 2017 le reti di distribuzione dell’elettronica hanno l’obbligo di vendere tv già Dbt2 Ready. Ma ad oggi soltanto 3,8 milioni di famiglie italiane possiedono apparecchi in grado di ricevere il digitale terrestre di seconda generazione. Con questi ritmi, è stato calcolato che per un ricambio «naturale» del parco tv ci vorrebbero almeno 9 anni. Troppi. Tanto più che la road map è imminente, e Brescia dovrà fare i conti con lo switch off già a settembre del 2021. A dire il vero, la «corsa» per passare alla smart tv può iniziare già a novembre di quest’anno, quando sarà spendibile il mini incentivo statale di 50 euro. IL BONUS sarà riconosciuto fino all’esaurimento dei 151 milioni di euro messi a disposizione dal precedente governo. Occorre quindi farsi avanti per tempo, cercando di sfruttare l’opportunità messa a disposizione dallo Stato. L’incentivo per l’acquisto di una singola smart tv o decoder, e per un solo componente del nucleo familiare, è riservato ai cittadini il cui Isee rientra nella fascia 1 o 2. In altre parole, per coloro che percepiscono redditi fino a 10.632,94 euro (prima fascia) o 21.256,87 (seconda fascia). L’altro requisito è la residenza in Italia. I rivenditori accreditati scaleranno direttamente dall’importo comprensivo di Iva la parte coperta dall’incentivo statale, vantando un credito d’imposta da segnalare in dichiarazione. «É bene affrettarsi - spiega Giuseppe Borea - per gestire al meglio la situazione, facendosi consigliare per non rischiare di sbagliare acquisto». CHI DECIDERÀ di passare alla tecnologia satellitare offerta da tivùsat dovrà dotarsi di una parabola (il costo è di 30-40 euro, più l’installazione) e di un decoder certificato tivùsat (circa 150 euro l’investimento) o della cam (90 euro la spesa media), che includono la smart card. Per quanto riguarda la cam, è necessario avere un televisore con tuner satellitare a bordo. In questo caso, per scoprire se l’apparecchio è «adeguato», è sufficiente andare sul sito www.tivusat.tv dove è pubblicato l’elenco completo dei dispositivi certificati. Una consultazione indispensabile per evitare scelte sbagliate. «LA SOLUZIONE OTTIMALE è quella del satellite, perchè evita qualsiasi futuro switch off - ammette l’esperto Giuseppe Borea -. La tv via satellite ha una capacità per un numero illimitato di canali, e grazie agli upgrade tecnologici non si verrà più “toccati” dal possibile cambio di frequenze». L’alternativa per allinearsi alle nuove tecnologie televisive, come detto, è sottoscrivere l’abbonamento alla piattaforma Sky. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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