«Abusata da mio nonno Adesso voglio giustizia»

di Mario Pari
Udienza in tribunale a Brescia per una violenza sessuale
Udienza in tribunale a Brescia per una violenza sessuale
Udienza in tribunale a Brescia per una violenza sessuale
Udienza in tribunale a Brescia per una violenza sessuale

Una deposizione shock. In cui la vicenda che scaturisce è quella di un nonno che abusa per anni della nipotina. A partire da quando aveva dodici anni. Una storia, quella raccontata dalla parte civile, in cui una bambina rimane orfana di padre proprio a quell’età, e in cui gli abusi sessuali sarebbero stati commessi dopo pranzi e cene trascorse in famiglia. SUCCEDEVA, è stato raccontato in aula, quando la bambina poi diventata ragazzina lasciava la struttura in cui era ospitata in provincia di Cremona e veniva portata nel Bresciano. Nel comune poco lontano dalla città avrebbe dovuto vivere momenti sereni con i parenti. La madre, dopo la morte del coniuge, avvenuta nel 2002 era emigrata per lavoro in Germania. Ma proprio il 2002 diventa l’anno in cui sulla base della denuncia e di quanto più volte ribadito ieri in aula davanti al tribunale presieduto da Roberto Spanò, sono iniziati gli abusi. Nella deposizione sono stati forniti numerosi dettagli, a partire dai vestiti che l’allora dodicenne indossava in quel giorno che porta da allora dentro di sè. Prima i massaggi, ha detto, poi altro sempre più pesante e l’occasione per abusare sessualmente della nipotina si sarebbe concretizzata quando tutti gli altri parenti si sarebbero allontanati per andare a riposare. Ma il nonno avrebbe rinunciato ad essere tale e a trasformarsi in un mostro anche sedendosi vicino a lei durante i pranzi e le cene. Durante la deposizione di ieri in aula la parte civile, che ora ha 30 anni, ha avuto anche un cedimento emotivo, è scoppiata in lacrime, mentre descriveva gli abusi subiti. Abusi che si sarebbero fatti sempre più pesanti e ai quali non si sarebbe mai opposta per il timore di non essere creduta. Fino al punto di parlare nel sonno e d’indurre dei parenti ad accompagnarla in Germania dalla madre a raccontare tutto. Ma la vicenda sarebbe apparsa come troppo pesante per essere vera e tutto si sarebbe trascinato fino al 2008 Solo nel 2010 dopo il diploma e l’esperienza di lavoro all’estero, la forza di opporsi e di porre fine agli abusi. Nel 2015, infine la denuncia del nonno e ieri la prima udienza del processo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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