«Tav sul Garda, tutto pronto entro 5 anni»

di V.R.
Cantieri TaV: dopo la sospensione è prevista un’accelerazioneGià impegnati 626 milioni
Cantieri TaV: dopo la sospensione è prevista un’accelerazioneGià impegnati 626 milioni
Cantieri TaV: dopo la sospensione è prevista un’accelerazioneGià impegnati 626 milioni
Cantieri TaV: dopo la sospensione è prevista un’accelerazioneGià impegnati 626 milioni

In questo momento, per esempio, i cantieri sono fermi a causa dell’emergenza sanitaria, benchè decreti e ordinanze avessero esentato i lavori ferroviari e autostradali (in quanto «strategici») dal blocco delle attività. Senza contare il fatto che la progettazione è iniziata nel lontano 1993 e che l’avvio delle opere preliminari, annunciata per il 2015, era iniziata solo nell’agosto del 2019. Tutto questo fa capire che quando si parla di Tav, e in particolare della Brescia-Verona, fissare tempi e prospettive è sempre abbastanza aleatorio. MA LA NOTIZIA è questa: l’alta velocità adesso vuole andare, appunto, ad alta velocità. Le carte del primo lotto costruttivo della Tav sul Garda prevedevano 87 mesi di lavori, poco più di 7 anni. Adesso invece, con il via libera al secondo lotto costruttivo, pubblicato in questi giorni sulla Gazzetta Ufficiale, si apprende che il costruttore CepavDue ha concordato con il governo un taglio sui tempi di svariati mesi, tre in meno, per completare il tutto entro il novembre 2025 e mettere in esercizio la tratta, in teoria con treni già circolanti, entro il dicembre del 2025. Sulla carta sarebbero tre mesi di anticipo, ma anche di più rispetto alle precedenti proiezioni temporali che indicavano il 2026 o il 2027 come l’anno dei primi treni veloci tra Brescia e Verona. Per il territorio del basso Garda e oltre, tra Mazzano, Calcinato, Lonato, Desenzano e Pozzolengo, sarebbe un discreto benefit se i cantieri finissero al più presto. Questo è l’impegno scritto e chi vivrà vedrà. Intanto dalle carte emerge un altro dato: quanto è stato speso finora per preparare i cantieri, espropriare le aree, allestire campi, svolgere rilievi e tutta la progettazione: impegnati e contabilizzati 626 milioni fino alla scorso anno, mentre per il 2020 si prevedono 737 milioni per le opere del primo lotto e 82 per il secondo, fino ad arrivare, dunque nel 2025, al totale previsto di 2 miliardi e mezzo. DUNQUE per il 2025 saranno pronti, in teoria: il tracciato ferroviario dall’interconnessione fra Rezzato e Mazzano fino alla periferia di Verona, i ponti sul Chiese a Calcinato e sul Mincio a Peschiera, le gallerie tra Lonato e Desenzano, oltre agli altri tunnel nel Veronese a Sona e al Frassino di Peschiera. «In particolare - si apprende dalla delibera - il primo lotto costruttivo comprende l’esecuzione delle opere civili di circa 40,2 km di linea, in prevalente affiancamento all'Autostrada A4 Milano-Verona e quelle dell'interconnessione di Verona Merci mentre il secondo lotto costruttivo prevede il completamento delle opere civili nonchè la realizzazione della sovrastruttura ferroviaria e degli impianti tecnologici dell'intero Lotto funzionale Brescia Est-Verona- •

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