Spari davanti al ristorante Ridimensionate le accuse

di PA.CI.
Resta in carcere il ristoratore che ha sparato ad un ex dipendente
Resta in carcere il ristoratore che ha sparato ad un ex dipendente
Resta in carcere il ristoratore che ha sparato ad un ex dipendente
Resta in carcere il ristoratore che ha sparato ad un ex dipendente

Da tentato omicidio a lesioni aggravate dall’uso dell’arma da fuoco. Cambia, e si alleggerisce parecchio, l’accusa nei confronti di Gaetano Fortugno, il pregiudicato calabrese di 57 anni che martedì all’ora di pranzo ha ferito alla gamba con un colpo di pistola un uomo, calabrese di origine anche lui, che aveva lavorato nel ristorante della sua ex moglie. Questa la novità emersa al termine dell’udienza di convalida che si è svolta ieri mattina nel carcere di Canton Mombello dove il 57enne è detenuto dal momento dell’arresto scattato nella serata di martedì. Fortugno, assistito dall'avvocato Pietro Paolo Pettenadu, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il gip Elena Stefana ha convalidato l’arresto e per il momento Fortugno, per cui il legale non ha chiesto una misura alternativa al carcere, resta detenuto. «LA VICENDA va chiarita in molti aspetti - commenta l’avvocato Pettenadu, al termine dell’interrogatorio - La reazione è stata grave, ma l’ex dipendente è piombato nel ,locale con fare minaccioso e ha aggredito Fortugno pretendendo che gli venissero saldate delle ore di lavoro che invece gli erano già state pagate. Il tutto è dimostrabile attraverso una serie di bonifici. Quello che restava da saldare erano solo alcune ore di servizio». La sparatoria era avvenuta intorno alle 13 nel retro del ristorante pizzeria «Le Muse« di via Borgo di Sotto a Rivoltella. Il 33enne ex dipendente era arrivato pretendendo che gli venissero pagati degli arretrati ed era scattata una lite. Fortugno aveva poi estratto la pistola (detenuta illegalmente e con matricola abrasa) e sparato contro il rivale ferendolo alla gamba.

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