Spalletti e D’Annunzio una panchina per due

Rosam cape spinam cave, cogli la rosa ma attento alla spina. D’Annunzio lo fece incidere in uno dei giardini fioriti del Vittoriale, ma oggi il motto starebbe bene accanto alla nuovissima statua appena installata nella dimora di Gardone Riviera. Bellissimo il ritratto scultoreo a grandezza naturale del poeta, ottima l’idea di questo monumento ad uso social media: adagiato su una panchina, permette ai visitatori di sedersi accanto e di scattarsi un «selfie» con il Vate, da postare poi su Facebook o su Instagram. Ma c’è una spina che punge: quella statua di D’Annunzio presenta una somiglianza strabiliante con Luciano Spaletti, l’allenatore dell’Inter. Ed ecco che proprio sui social, ai quali il monumento strizzava l’occhio, l’effetto dei due ritratti accostati, del D’Annunzio in effigie e di Spalletti in panchina, è quasi esilarante: implacabile l’ironia delle «faccine». Ma non c’è rosa senza spine. Si sa.

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