Ruba soldi da cassa,
poi simula rapina
Nei guai barista
«infedele»

di A.GAT.
Sottrae i soldi dalla cassa e simula una rapina: barista denunciata
Sottrae i soldi dalla cassa e simula una rapina: barista denunciata
Sottrae i soldi dalla cassa e simula una rapina: barista denunciata
Sottrae i soldi dalla cassa e simula una rapina: barista denunciata

Si era inventata tutto, di sana pianta, per giustificare i continui ammanchi di cassa di cui il suo titolare si sarebbe inevitabilmente accorto. Almeno 5mila gli euro che aveva sottratto per coprire spese personali. Per evitare che i sospetti ricadessero su di lei, dipendente infedele di un bar piadineria di Lonato, ha raccontato ai carabinieri di avere subito una rapina il 12 maggio scorso, arricchendo la sua storia di curiosi particolari. Ma è stata smascherata dai carabinieri La donna aveva raccontato di essere stata aggredita da un soggetto incappucciato e armato di coltello, che approfittando della momentanea assenza di clienti le avrebbe sottratto il ricco incasso del fine settimana, una somma di circa 5mila euro. Il rapinatore, sempre secondo la falsa versione della dipendente, si sarebbe poi allontanato a piedi nelle vie limitrofe, costringendola però a suon di minacce a chinarsi dietro al bancone del bar in modo che non potesse vedere la sua direzione di fuga. I SOPRALLUOGHI dei carabinieri sul luogo della finta rapina, e le contestuali analisi di tutti i sistemi di videosorveglianza della zona, anche comunali, non hanno infatti rilevato nessuna traccia del rapinatore, circostanza già di per sé poco credibile, né tanto meno la presenza di qualsiasi altra persona che fosse entrata o uscita dal locale nel giorno e nell’ora esatta della rapina. La svolta nelle indagini ha così condotto gli inquirenti verso l’ipotesi di una simulazione di reato, tesa appunto a occultare la condotta infedele della barista. A dare manforte alle supposizioni dei militari della stazione di Lonato anche la denuncia, a firma dello stesso titolare del locale, in cui la donna viene accusata di essersi appropriata del denaro che le era stato affidato per effettuare un versamento in banca. Ma se il racconto della dipendente è tutto falso, sono invece reali le conseguenze a cui andrà incontro. La barista ora risulta infatti indagata in stato di libertà per furto e simulazione di reato.

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