Rapinato dagli amici
al bar per 50 euro
vinti con le «slot»

di Alessandro Gatta
I carabinieri della Compagnia di Desenzano hanno trovato i colpevoli
I carabinieri della Compagnia di Desenzano hanno trovato i colpevoli
I carabinieri della Compagnia di Desenzano hanno trovato i colpevoli
I carabinieri della Compagnia di Desenzano hanno trovato i colpevoli

Forse l’invidia, forse qualche bicchiere di troppo: sta di fatto che di punto in bianco hanno aggredito, picchiato e rapinato l’amico che era con loro, derubandolo dei 50 euro in monetine che aveva appena vinto alle macchinette. Sono fuggiti in auto, ma sono andati poco lontano: in una manciata di ore sono stati individuati dai carabinieri di Desenzano, che li hanno denunciati entrambi per il reato di rapina.


INCREDIBILE ma vero. È successo proprio così, in pieno centro e in pieno giorno, a Pozzolengo: martedì pomeriggio al Caffè Nazionale di piazza Repubblica. I tre amici avevano da poco varcato la soglia, tutti insieme, come capita spesso: compagni di bevute e pure di giocate. Il 46enne che verrà poi picchiato e derubato si siede per giocare alle slot machines e con un po’ di fortuna sbanca (si fa per dire) con una vincita di 50 euro. È bastato questo a scatenare la furia degli amici che erano con lui, un 46enne e un 54enne, entrambi di Pozzolengo come la vittima: come riferiscono i militari in una nota, «per fatti in corso di accertamento i due l’hanno improvvisamente aggredito a calci e pugni, impossessandosi della vincita per poi dileguarsi a bordo di un’autovettura per le vie limitrofe». Incredulo e malconcio il rapinato, increduli i clienti del bar: è stata proprio la vittima a denunciare l’accaduto ai carabinieri, che si sono o attivati per risalire ai responsabili.


NON È STATO DIFFICILE: il paese è piccolo, la gente mormora e a Pozzolengo ci si conosce un po’ tutti. I testimoni hanno dunque confermato le dichiarazioni del rapinato e i carabinieri hanno ricostruito i fatti nel dettaglio: quanto basta per identificare i due rapinatori della porta accanto, inevitabilmente deferiti all’autorità giudiziaria, ma in stato di libertà e non arrestati per via della mancata flagranza di reato. Non è una sciocchezza: tecnicamente è una rapina, un reato per quale il Codice penale prevede condanne fino a 10 anni e multe fino a 2.500 euro. I due potranno appellarsi alla clemenza della corte, forse, ma con che coraggio: hanno pur sempre picchiato un amico, e per un pugno di monetine.

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