Piazza Garibaldi, nulla sarà più come prima

di Alessandro Gatta
Piazza Garibaldi, il cuore di Capolaterra: è previsto un totale rifacimento estetico e funzionale
Piazza Garibaldi, il cuore di Capolaterra: è previsto un totale rifacimento estetico e funzionale
Piazza Garibaldi, il cuore di Capolaterra: è previsto un totale rifacimento estetico e funzionale
Piazza Garibaldi, il cuore di Capolaterra: è previsto un totale rifacimento estetico e funzionale

Vale quasi 750 mila euro il progetto di restyling di piazza Garibaldi, forse l’unica piazza ancora «popolare» e non turistica di Desenzano: una rivoluzione annunciata che prevede il rifacimento della pavimentazione, la riorganizzazione dei parcheggi, lo spostamento di statue e panchine, perfino una nuova fontana a raso illuminata con luci a led colorate. «Vogliamo dare nuova a vita a uno dei luoghi più caratteristici della città - spiega l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Maiolo - facendola diventare anche un luogo da eventi, uno dei problemi storici della piazza: l’impossibilità di organizzare iniziative o concerti per via della fontana centrale, che ormai ha i suoi anni. La nuova fontana sarà a raso, e dunque a scomparsa in caso di necessità. Abbiamo in programma anche una riorganizzazione dei parcheggi, ancora da studiare nei dettagli e delle panchine». In agenda anche il rifacimento della pavimentazione da via Garibaldi fino alla chiesa di San Giuseppe e dei parcheggi: per la piazza e le sue prossimità è prevista una nuova copertura con cubetti di porfido del Trentino, e un nuovo anello di aiuole nella parte pedonale. IL PROGETTO, ad oggi uno studio di fattibilità, suggerisce il centro della piazza come una «sala», e nuove installazioni chiamate «stanze»: ce ne sarà una creata appositamente per i bambini e una per i grandi. Anche le statue – l’aquila degli Alpini e la statua dei Carabinieri installata nel 2000 – dovranno essere temporaneamente rimosse. I tempi? Non quest’anno. Si va al 2012: «L’intervento è stato inserito nel Piano delle opere pubbliche così da avviare almeno l’iter procedurale- spiega Maiolo – ma con la speranza e la volontà di cominciare a ragionarci dal prossimo anno. Con l’emergenza Covid abbiamo dato priorità ad altri interventi». I cantieri sono lontani, ma il dibattito è dietro l’angolo: in questi giorni sui social si è già fatto sentire un fronte del «no», che teme venga snaturato uno spazio popolare. •

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