Olimpiadi della vita, in palio c’è il riscatto sociale

Ai Lautari di Pozzolengo è tutto pronto per le «Olimpiadi della vita»
Ai Lautari di Pozzolengo è tutto pronto per le «Olimpiadi della vita»
Ai Lautari di Pozzolengo è tutto pronto per le «Olimpiadi della vita»
Ai Lautari di Pozzolengo è tutto pronto per le «Olimpiadi della vita»

A Pozzolengo, dove ha sede la comunità di recupero Lautari, le hanno ribattezzate le «Olimpiadi della vita», un modo per dimenticare la lotta contro le dipendenze e vincere la sfida quotidiana che porta alla rinascita mentale e fisica. Così i giovani della comunità arriveranno nel bresciano da tutta Italia per sfidarsi in tornei di calcio maschile e femminile, maratona, pallavolo e staffetta. L’evento coinvolgerà 300 ragazzi della comunità Lautari delle sedi di Pozzolengo, Bedizzole, Como, Pordenone, Roma e Firenze. Le gare si svolgeranno nella suggestiva cornice dei vigneti delle colline moreniche all'interno della tenuta Borgo La Caccia. La cerimonia inaugurale è fissata per domani. Il cammino verso la giornata conclusiva del 16 agosto sarà scandita da spettacoli ed eventi serali. «Questo è stato un anno complicato per la nostra comunità - commenta Andrea Bonomelli, presidente di Lautari -, ma poter ospitare i giochi è un motivo di speranza. La sana sfida agonistica aiuta questi giovani a ritrovare la voglia di vivere e gli infonde la forza per uscire dalla strettoia». «Noi come Lautari - incalza Marta Guerrieri psicologa della comunità di Pozzolengo - cerchiamo di creare obiettivi costanti e giornalieri, è fondamentale restituire in questi ragazzi un forte desiderio di una vita degna, in modo da allontanare il più possibile il retaggio della dipendenza. Lo sport è un grande aiuto, gli atleti hanno regole e una vita disciplinata e obiettivi che li portano ad ottenere risultati importanti nella vita, esattamente come i nostri ragazzi». •

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