Morto l’agente
colpito da
una pietra

di Luciano Scarpetta
L'eliambulanza che ha trasportato al Civile l'agente ferito
L'eliambulanza che ha trasportato al Civile l'agente ferito
L'eliambulanza che ha trasportato al Civile l'agente ferito
L'eliambulanza che ha trasportato al Civile l'agente ferito

Non ce l’ha fatta il vice comandante della Polizia Locale di Toscolano Maderno Gino Zanardini. «Era in coma irreversibile e non più operabile - dichiara disperata con un filo di voce la sorella dal secondo reparto di rianimazione dell’ospedale Civile di Brescia - è tutto talmente irreale da sembrare un film». Nel pomeriggio di ieri i medici non hanno potuto fare altro che dichiarare la morte cerebrale, ufficializzando il decesso in serata. Proprio oggi Gino avrebbe compiuto 62 anni. La famiglia ha dato l’assenso per la donazione degli organi. Gino Zanardini era rimasto gravemente ferito martedì pomeriggio da un frammento di roccia caduto dalla forra che sovrasta la passerella di Covoli, mentre con la collega stava ispezionando il torrente e i versanti della Valle delle Cartiere dopo il nubifragio della mattinata. Da subito si era capita la gravità di quell’assurdo incidente; un sasso grosso quanto un melone, più o meno del diametro di una quindicina di centimetri, si è staccato improvvisamente dalla falesia centrando alla testa l’agente. Una tragica fatalità che ha profondamente colpito tutta la comunità di Toscolano Maderno, di Gargnano, il suo paese di residenza e anche di Tignale, Comune dove in passato aveva lavorato per due anni sempre come agente di Polizia locale. LASCIA LA MOGLIE Giovanna e il figlio Fabrizio di 28 anni, appassionato come il padre di musica e suonatore di sax nella banda cittadina di Toscolano Maderno. Ieri al capezzale oltre ai famigliari e i nipoti, era presente anche il sindaco Delia Castellini: «Ci sono dei momenti nella vita in cui non ti immagineresti mai di ricordare un amico e commuoverti per questo. Gino Zanardini è stato un prezioso collaboratore, punto di forza ed esempio per la Polizia locale di Toscolano Maderno. Con lui abbiamo perso un amico che per un tragico destino, ci ha lasciati così muti e attoniti». Alla moglie, al figlio e a tutti i familiari l’intera amministrazione comunale, i collaboratori del Comune, i colleghi della Polizia Locale e tutta la cittadinanza di Toscolano Maderno si uniscono in un abbraccio in questo momento di profondo ed improvviso grande dolore». «Non sarai più nel tuo acquario dell’ufficio - ricorda commosso il collega Leonardo Di Rosa - ma sarai sempre con tutti noi. Riposa in pace Gino e lassù se puoi suona il pezzo che più ti piace, io lo sentirò». «Il suo colore preferito era il rosso - ricorda invece Diletta Zumbo, la collega con lui durante il sopralluogo in valle - quando indossavo una maglietta rossa arrivando in ufficio me lo faceva sempre notare con un sorrisone. Questo è solo uno dei milioni di dettagli che mi tornano in mente e spero che solo indossando una maglietta rossa quando sarà il momento di salutarlo lui mi veda e sorrida. Gli bastava poco per essere felice. Fategli un regalo, coloratevi di rosso». Questa mattina la salma sarà trasportata da Brescia alla Domus funeraria di Vassalini a Toscolano.

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