Il treno ferma oltre la Stazione i pendolari tentano di inseguirlo

di Alessandro Gatta
Alcuni pendolari hanno cercato ugualmente di raggiungere il treno fermo oltre la banchina
Alcuni pendolari hanno cercato ugualmente di raggiungere il treno fermo oltre la banchina
Alcuni pendolari hanno cercato ugualmente di raggiungere il treno fermo oltre la banchina
Alcuni pendolari hanno cercato ugualmente di raggiungere il treno fermo oltre la banchina

Il treno è andato lungo, troppo lungo: si è fermato troppo avanti, ben oltre la banchina. I pendolari l’hanno inseguito correndo sui binari, ma nessuno è riuscito a salire (né tanto meno a scendere): dall’altra parte, intanto, arrivava un altro convoglio, e tra i presenti c’è chi parla di tragedia sfiorata. TUTTO DOCUMENTATO con foto e video ripresi in diretta dagli smartphone. È andata così: il treno regionale Trenord 2059 diretto a Verona, che doveva fermare alle 9.48 ma era in ritardo di qualche minuto, arrivato in stazione non ha frenato in tempo, superando appunto il marciapiede di almeno un centinaio di metri. I pendolari, comunque, l’hanno visto fermo e si sono avvicinati a piedi, mentre sul binario due era in arrivo il treno delle 10.09 diretto a Milano: alla vista delle persone il macchinista ha suonato la sirena e ha rallentato. Sta di fatto che nessuno dei pendolari di Desenzano - in gran parte studenti - è riuscito a salire a bordo, ma nemmeno chi era a bordo è sceso. Un impiccio non da poco, ma così dice la norma: come riferisce Rfi se il treno ferma oltre la banchina non può aprire le porte, per motivi di sicurezza, e dunque è come se avesse saltato la fermata. Ma perché è andato lungo? Niente distrazioni o guasti: sempre Rfi riferisce che il motivo sarebbe riconducibile a un problema di elevata umidità dei binari, circostanza che avrebbe impedito al 2059 di fermarsi in tempo. Gli addetti alla sicurezza sono intervenuti subito dopo per la pulizia, e il problema si sarebbe risolto (nessun altro treno oltre banchina, almeno fino a sera). Ma sono in corso i doverosi accertamenti. A bordo di quel treno c’era anche Rino Polloni, il presidente del consiglio Comunale di Desenzano (che lavora a Chiari, e fa il pendolare): «Mi sembra strano che solo a Desenzano i binari fossero umidi, perché alle fermate di Rovato e Brescia non ci sono stati problemi - racconta - Arrivati in stazione siamo rimasti fermi 7/8 minuti, e nel frattempo la gente aveva raggiunto le porte. Non ci hanno fatto scendere e il treno è ripartito. Ma questo va bene: sappiamo che è vietato e pericoloso scendere fuori dalla banchina. Va un pò meno bene che, una volta scesi a Peschiera, per tornare a Desenzano ci siamo dovuti arrangiare: chi in taxi e chi in pullman, a spese proprie». Polloni dice di aver già segnalato l’accaduto all’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi, che annuncia approfondimenti: «Sulla tratta capita spesso che ci siano disagi, e parlo di ritardi, pulizia, qualità del servizio. All’assessore ho riferito anche questo», chiosa Polloni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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