Il primo bando
della Tav vale
oltre 200 milioni

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A Lonato le aree dei cantieri Tav sono già state tracciate
A Lonato le aree dei cantieri Tav sono già state tracciate
A Lonato le aree dei cantieri Tav sono già state tracciate
A Lonato le aree dei cantieri Tav sono già state tracciate

Le opere preliminari sono inziate, ma l’apertura dei cantieri dell’Alta Velocità ferroviaria sul Garda non è mai stata così vicina. Cepav due, seguendo le scadenze fissate nell’accordo con Rete Ferroviaria Italiana, ha indetto una gara, con procedura ad evidenza pubblica di tipo aperta, per l’affidamento dei lavori di realizzazione della galleria naturale di Lonato e delle relative opere di consolidamento collegate. L’ importo a base d’asta è di 204.983.361,21. Le domande di partecipazione, corredate della documentazione amministrativa, dell’offerta tecnica ed economica dovranno essere prodotte 4 ottobre 2019. La Tav Brescia-Verona è uno dei tasselli del Core Corridor Mediterraneo. Sviluppandosi in parte in affiancamento all’autostrada A4, attraversa la Lombardia e Veneto, 11 Comuni nelle province di Brescia, Mantova e Verona. Il progetto prevede la realizzazione di un tracciato ferroviario di circa 48 chilometri, compresi i 2.200 metri dell’interconnessione “Verona merci» di collegamento con l’asse per Brennero. L'opera, in realizzazione dal Consorzio Cepav due, è stata commissionata da Rete Ferroviaria Italiana, mentre l’Alta Sorveglianza e la Direzione Lavori sono affidate a Italferr, società entrambe del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Cepav due, Consorzio Eni per l’Alta Velocità, raggruppa al suo interno alcune delle imprese più significative del mondo infrastrutturale del nostro Paese e riconosciute a livello internazionale: la compagine vede al 59,09% Saipem, al 27,27% Impresa Pizzarotti e al 13,64% Gruppo Ic. Cepav due ha realizzato il tratto di Tav Treviglio-Brescia di 52 chilometri in esercizio dal dicembre 2016. Nei giorni scorsi sono state delimitate le aree coinvolte nei cantieri di Lonato e Desenzano per consentire una serie di rilevazioni propedeutiche all’avvio dei lavori. Sullo sfondo restano la battaglia dei No Tav pronti a giocarsi le ultime carte per bloccare l’opera. Lo sguardo è rivolto in questo senso anche alla mozione parlamentare contro l’Alta velocità che approderà oggi in aula su iniziativa del M5S. Il movimento sta facendo leva su nuove presunte incompatibilità tra la mega infrastruttura come la faglia sismica che secondo i no Tav non sarebbe stata presa in considerazione nell’analisi dei rischi inserita nelle prescrizioni e la presenza del sito archeologico del Lavagnone che, sempre a parere degli ambientalisti, sarebbe soffocato dai mezzi di cantiere.


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