Gli incentivi da Roma alleggeriscono la bolletta

di Luciano Scarpetta
Una delle due nuove centraline idroelettriche installate
Una delle due nuove centraline idroelettriche installate
Una delle due nuove centraline idroelettriche installate
Una delle due nuove centraline idroelettriche installate

È manna dal cielo quella che giunge da Roma per Magasa, il piccolo Comune all’estremità nord del parco alto Garda. Nei giorni scorsi è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dello Sviluppo economico che disciplina gli incentivi all’energia elettrica prodotta, tra gli altri, con impianti idroelettrici. Ebbene, per le due centraline idroelettriche realizzate in località Codenter (1.300 metri) e a Denai (1.100 metri) inaugurate nello scorso aprile, la tariffa ridotta per questi impianti è di 155 euro per megawattora (unità di energia elettrica che equivale a un milione di watt applicati per un’ora). Non male per la piccola realtà della Valvestino. L’ARRIVO della buona notizia è stata ovviamente accolta con soddisfazione dal sindaco di Magasa, Federico Venturini. Gli incentivi serviranno a sbloccare una situazione che stava diventando quasi un caso. «Le tariffe incentivanti decretate dal ministero dello Sviluppo economico ci permetteranno finalmente di far entrare a pieno regime le due centrali idroelettriche - spiega il primo cittadino di Magasa - Inoltre ci consente di gestire tutti gli edifici pubblici con un notevole risparmio, senza contare che una piccola quota di denaro potrà aiutare anche il bilancio comunale». Nulla cambia a livello di gestore. «Il nostro resta ovviamente Garda Uno che ha pianificato l’intero progetto ritenuto meritevole dal ministero», sottolinea Federico Venturini. L’IMPIANTO è stato realizzato interamente con fondi stanziati dal Governo e destinati ai Comuni di confine. L’importo messo sul piatto si aggira intorno gli 800 mila euro. Entrando nello specifico dell’attività delle centraline: le due micro turbine sono state posizionate sopra due serbatoi dell’acquedotto comunale e sfruttano il salto di quota dalle sorgenti provenienti dal monte Tombea (circa 1700 metri) al serbatoio di Cordenter e da quest’ultimo al serbatoio di Denai. Le centraline idroelettriche, calibrate in base alla disponibilità idrica e alla portata dell’acqua, produrranno circa 180 mila kilowattora all’anno. Tradotto in soldoni di tratta di un risparmio di circa 30mila euro di risparmio energetico per il piccolo paese della Valvestino. Rapportata alla popolazione di poco più di 130 abitanti, la somma è decisamente significativa. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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